Mondo

Il No di Atene ai milioni di Gucci: "Niente sfilata sul Partenone"

La Commissione archeologica centrale greca rifiuta due milioni di euro offerti da Gucci per poter sfilare tra il Partenone e l'Eretteo: “Il carattere culturale unico dei monumenti dell’Acropoli è in contrasto con un evento di questo tipo”

Il No di Atene ai milioni di Gucci: "Niente sfilata sul Partenone"

La Grecia messa in ginocchio dalla crisi economica dice no all’offerta milionaria di Gucci che sull’Acropoli di Atene avrebbe voluto ambientare la sua prossima sfilata della collezione Cruise 2018.

“Il carattere culturale unico dei monumenti dell’Acropoli è in contrasto con un evento di questo tipo”, è stata la risposta della Commissione archeologica centrale greca (KAS), che, per questo, con un comunicato, ha rigettato la proposta fatta dalla maison italiana.

Il progetto di Gucci, secondo quanto riporta il quotidiano greco Ekhatimerini, era quello di far sfilare le modelle tra i marmi del Partenone e dell’Eretteo, come fece la maison Dior nel 1951, in un défilé di quindici minuti, organizzato per circa trecento ospiti, che avrebbe dovuto tenersi a giugno prossimo. In cambio, Gucci avrebbe offerto alla KAS “un sussidio di due milioni di euro per un piano di restauro di cinque anni dell’Acropoli, “o per qualsiasi altro progetto similare indicato dalle autorità elleniche”. Anche se in questa fase preliminare la maison di moda fiorentina non aveva fatto un’offerta precisa, come riferisce Ekhatimerini, ai due milioni offerti per la sfilata, si sarebbero potuti aggiungere pure i circa 55 milioni di euro derivanti dai diritti sulle immagini e i video che sarebbero stati trasmessi in tutto il mondo.

Ma nemmeno questo è bastato a scalfire la volontà della Commissione di preservare i marmi dell’Acropoli e il loro “status di patrimonio dell’umanità”, che secondo la KAS mal si sposa con il fashion business. “Il Partenone è un monumento importantissimo ed un simbolo universale da proteggere per noi greci”, ha detto ieri il ministro della Cultura ellenico Lydia Koniordou, appoggiando e motivando la decisione della Commissione. Una proposta “volgare”, quella di Gucci, infine, secondo Euguenia Gatopoulou, direttore generale dell’area restauro, musei e opere tecniche del ministero della Cultura.

Quella di usare i più celebri monumenti del mondo come sfondo per i propri défilé è diventato un vero e proprio trend tra le case di moda. La scorsa estate Fendi organizzò una suggestiva sfilata “sull’acqua” della fontana di Trevi, appena restaurata con i fondi messi in campo dalla stessa maison. E l’anno scorso furono i chiostri dell’abbazia di Westminster a fare da cornice al défilé di Gucci.

Per quest’anno, però, la maison fiorentina dovrà dire addio al sogno di vedere i propri abiti sfilare sotto gli occhi delle cariatidi.

Certe cose, infatti, non hanno prezzo: parola della Commissione archeologica greca.

Commenti