Dalla "de-nazificazione" immaginata dalla mente malvagia di Putin alla "de-russificazione" operata dall'Ucraina è un attimo. Ma soprattutto, la seconda è ovviamente figlia della prima, dell'attacco del presidente russo che un bel giorno di febbraio ha deciso di invadere un altro Paese aprendo il fuoco su civili e provocando stragi e crimini di guerra. Nel Paese di Zelensky è iniziata un'operazione "speciale", da Kiev ad altri centri urbani, che punta a rimuovere e sostituire decine di nomi russi che rimandano al nemico e allo spargimento di sangue di migliaia di innocenti.
"Sostituiamo i nomi"
Il sindaco di Kiev, Vitaliy Klitschko, sta facendo sostituire i nomi delle stazioni della metropolitana della città che ricordano territori o cose proprie della Russia con nomi non "ostili". "Prenderemo in considerazione la ridenominazione delle stazioni della metro - ha dichiarato il primo cittadino della capitale ucraina - nel prossimo consiglio comunale, in modo che i nomi ricordino a noi, alla gente di Kiev, i cambiamenti positivi e chi sono i nostri veri amici. E non glorifichino invece coloro che uccidono gli ucraini qui", come riportato dal Messaggero. Insomma, una presa di posizione netta che vuole "cancellare" tutto ciò che ricorda il territorio nemico di Putin, anche le segnaletiche sulle strade, sugli autobus, in metro. I nomi russi sono banditi, meglio rinominare con qualcosa di più allegro.
Cosa succede con Minsk
Secondo Klitschko, ad esempio, va cancellato il nome della capitale della Bielorussia, Minsk, per non rievocare il significato negativo che rimanda alla mente quando si legge quella parola. "Se riceviamo minacce da Minsk - ha affermato - e gli aerei decollano dalla Bielorussia per bombardare e lanciare missili contro le nostre case, il nome della stazione è uno spiacevole promemoria". Soluzione rapida e intelligente: che ci vuole a cancellare Minsk e rinominarla con Varsavia? "Dopotutto, la capitale polacca è una città che aiuta attivamente Kiev, ha accolto molti immigrati ed è una vera amica". Come spiega il quotidiano romano, questa operazione è iniziata già lo scorso lunedì quando il governo di Kiev ha annunciato di voler rinominare almeno cinque stazioni della metropolitana e 15 strade cittadine.
Inizia la "de-russificazione" dei nomi
Per completare il processo di de-russificazione a Kiev, il vicesindaco ha pensato di cambiare i nomi anche alle strutture della città che prendono i nomi russi "associati al paese aggressore": non ci sarà più, per esempio, "Via Mosca" o "Via Eroi di Stalingrado", da nessuna parte si leggerà di Cremlino così come di San Pietroburgo, giusto per citare gli esempi dei luoghi più conosciuti in Russia. A seguire l'esempio della capitale ci sono anche altre piccole città ucraine come Uzhhorod, Lviv, Ivano-Frankivsk e Ternopil dove si stanno rinominando quelle strade intitolate a famosi personaggi russi che spaziano da scrittori, musicisti o scienziati. I residenti di Leopoli, ad esempio, hanno già consigliato il cambiamento di almeno 30 strade cittadine.
Addio a Pushkin
Alexander Sergeyevich Pushkin è stato un poeta, drammaturgo e romanziere russo dell'era romantica.
È considerato da molti il più grande poeta russo e il fondatore della moderna letteratura russa. Ebbene, in molti villaggi ucraini le sue statue vengono abbattute così come cancellati i simboli sovietici, come un carro armato rimosso a Mukachevo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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