Oklahoma, una legge punirà chi pratica l'aborto

Il parlamento dell’Oklahoma ha approvato una legge che rende un crimine l’esecuzione dell’aborto. L'ultima parola alla governatrice repubblicana. Gli oppositori: legge incostituzionale

Oklahoma, una legge punirà chi pratica l'aborto

Via libera dal parlamento dell’Oklahoma (Usa) alla legge che rende un crimine l’esecuzione dell’aborto e che prevede la revoca della licenza medica per chiunque vi prenda parte. L'ultima parola spetta alla governatrice Mary Fallin (repubblicana), che ha sempre fatto della battaglia a difesa della vita un suo punto di forza.

Il Washington Post sottolinea che si tratta del primo provvedimento del genere in America. Ci sono altri Stati fermamente decisi a mettere al bando l’aborto, sottolinea il quotidiano, ma senza prevedere sanzioni. In base alla norma dell'Oklahoma un medico che decide di eseguire un aborto potrebbe essere condannato fino a tre anni di prigione e vedersi revocata la licenza necessaria a praticare la professione. L’Associazione dei medici dell’Oklahoma ha definito "preoccupante" la nuova legge e uno "schiaffo ai fornitori di prestazioni mediche" dello Stato.

L'aborto è legale negli Stati Uniti e gli attivisti che si battono per i diritti delle donne dicono che questa legge è incostituzionale. Negli ultimi anni i conservatori hanno cercato di rafforzare le restrizioni sulle cliniche abortiste e sui medici anziché perseguire un divieto totale. I gruppi anti-aborto sperano ora di utilizzare il disegno di legge per innescare una causa contro la sentenza "Roe vs Wade", il verdetto della Corte Suprema rese legale l'aborto nel 1973.

Un'altra legge, sempre dell'Oklahoma, farà molto discutere: è quella che dichiara lo "stato di emergenza" nella lotta sull’accesso ai bagni pubblici. I legislatori dello Stato hanno respinto, dunque, la direttiva del governo federale secondo cui nelle scuole pubbliche americane si potrà scegliere tra toilette maschili e femminili in base all’identità di genere e non a quella di nascita. Nel provvedimento si afferma che esiste una situazione di emergenza per il mantenimento della salute e della sicurezza pubblica, e che la legge dovrà entrare in vigore non appena verrà approvata.

La misura afferma che gli studenti in tutto lo Stato devono utilizzare i servizi igienici secondo la loro identità di nascita, in diretto contrasto con la posizione della Casa Bianca annunciata alcuni giorni fa in risposta a una legge simile adottata in North Carolina.

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