Guerra in Ucraina

Ore di fuoco a Severodonetsk: russi e ucraini si contendono la città

Si combatte strada per strada, per Kiev le prossime ore saranno decisive non solo per Severodonetsk ma anche per la tenuta del fronte nell'intero Donbass

Ore di fuoco a Severodonetsk: russi e ucraini si contendono la città

Notte di raid e combattimenti in Ucraina. Le sirene di allarme aereo hanno iniziato ad imperversare in diverse regioni del Paese già prima della mezzanotte. Ma la situazione più calda continua comunque a essere quella di Severodonetsk. Dopo le incertezze dei giorni scorsi, nelle ultime ore sono arrivati alcuni dettagli su quella che al momento è il contesto militare all'interno della città.

Battaglia strada per strada

In particolare, i russi controllerebbero buona parte del perimetro urbano ma avrebbero difficoltà nello sfondare nei quartieri occidentali. Questo perché gli ucraini hanno il controllo del fuoco sulla zona grazie alla loro presenza a Lysychansk, cittadina limitrofa e situata su un'altura. C'è poi una situazione a parte che riguarda il quartiere industriale, con riferimento particolare all'impianto chimico Azot.

Qui almeno 800 civili, come segnalato già nei giorni scorsi dalle autorità locali, avrebbero trovato rifugio ma al tempo stesso potrebbero ritrovarsi esposti al fuoco incrociato dei due eserciti in lotta. Per questo la loro situazione sarebbe precaria e paragonata a quella dei civili presenti per settimane all'interno dell'acciaieria Azovstal di Mariupol. Anche nella notte si è continuato a combattere strada per strada: da una parte ci sono gli ucraini, aiutati anche da alcuni combattenti stranieri pro Kiev, dall'altra russi, separatisti filorussi e ceceni.

Il governo di Kiev ha parlato di "ore decisive". Secondo il presidente Volodymyr Zelensky, a Severodonetsk non c'è in ballo solo il futuro della città, bensì anche quello dell'intero Donbass e dei futuri equilibri della guerra. Per questo, con i russi in avanzata, le forze ucraine stanno provando a contenere le truppe di Mosca e ad evitare una rovinosa capitolazione. L'impressione però è che, in un modo o nell'altro, si è vicini a una svolta.

La situazione sugli altri fronti

Situazione calda anche lungo i fronti di Popasna, a nord di Donetsk, e Lyman, area quest'ultima situata tra Izyum e il Donbass. Ucraini e russi, a fronte di perdite importanti da ambo le parti, continuano a fronteggiarsi. Le truppe di Mosca avrebbero oramai preso il totale controllo della zona di Lyman a nord dello strategico fiume Seversky Donetsk, gli ucraini starebbero invece concentrando le proprie forze nella difesa delle campagne attorno Slovjansk.

Difficile anche la situazione a Kharkiv. La seconda città dell'Ucraina sembra non trovare pace. La controffensiva delle forze di Kiev nelle settimane scorse ha allontanato i russi dal centro cittadino, ma i raid nella regione circostante da allora sono aumentati. In parte, secondo diversi analisti, per dare modo alle truppe di Mosca di riposizionarsi lungo i confini e creare delle zone cuscinetto. In parte anche per colpire le postazioni ucraine ritenute pericolose per la sicurezza del territorio federazione russa.

Ad ogni modo, anche questa mattina in diverse località di Kharkiv si è dovuto fare i conti con i danni prodotti dai bombardamenti e dai colpi di artiglieria sparati nella notte.

Al momento non sono state comunicate notizie relative a possibili feriti tra la popolazione civile.

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