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Torturati in nome nel Corano: ​l'orrore nella scuola in Nigeria

La polizia nigeriana ha scoperto un'altra scuola degli orrori nell'area di Daura; per decenni gli studenti prigionieri sono stati vittime di torture e maltrattamenti. Arrestato l'Imam che gestiva l'istituto.

Torturati in nome nel Corano: ​l'orrore nella scuola in Nigeria

Decine di studenti di una scuola coranica di Sabon Garin, in Nigeria, sono stati trovati incatenati ai muri con i segni di evidenti torture. La scuola era gestita da un imam che insegnava da oltre 40 anni. Secondo gli inquirenti le vittime di tortura potrebbero essere state centinaia.

A scoprire la "scuola degli orrori" è stata la polizia nigeriana, che durante un raid compiuto all'insaputa dei "tutori" ha fatto irruzione nell'istituto scoprendo decine di giovani incatenati, vittime di torture e violenze sessuali, ridotti in quelle che sono state definite della condizioni pietose. Secondo le autorità nigeriane gli studenti di questo presunto centro per lo studio del Corano che si trova nell'area di Daura, sarebbero stati protagonisti di un "rivolta" e lo scorso fine settimana avrebbero tentato una fuga dall'istituto a causa dei continui maltrattamenti subiti. Proprio come sarebbe accaduto in un campo di prigionia della peggiore risma, ai "fuggitivi" che sono stati ripresi sarebbe stata inflitta una punizione esemplare. Ma grazie alla fuga di altri 200 studenti e le loro testimonianze, che hanno messo in allerta la polizia, adesso sono liberi.

L'operazione messa a segno della polizia nigeriana ha portata alla liberazione di 65 studenti e all'arresto del proprietario e dei suoi sei dipendenti; aprendo un'inchiesta sulla struttura che sarebbe in attività da oltre un decennio. La scuola dell'orrore, nota come Centro di riabilitazione Malam Bello Mai Almajiri - in "onore" del suo proprietario, un imam settantenne e insegnante da 40 anni - ora è stata chiusa; ma secondo fonti della stampa nigeriana, nel corso degli anni sarebbero stati centinaia, i bambini, gli adolescenti e i giovani adulti, ad esservi stati condotti dai loro genitori per studiare il Corano, imparare la scrittura, ma soprattutto per essere "rieducati" all'uso corretto dei principi dell'Islam. "Invece di essere formati e riabilitati, i giovani ammucchiati in spazi esigui hanno subito trattamenti disumani, picchiati come schiavi, stuprati. Almeno sei di loro sono morti", ha riferito il commissario di polizia nigeriana dello Stato di Katsina, Sanusi Buba.

Tra i prigionieri della scuola degli orrori non c'erano solo giovani nigeriani provenienti da tutto lo Stato, ma anche giovani ragazzi originari dei vicini stati del Niger e del Camerun. L'emiro di Daura, Alhaji Farouk Umar, si é dimostrato "scioccato e rattristato" per questa terribile scoperta. Ma non può ritenersi questo un caso isolato nel nord della Nigeria che é roccaforte del sanguinoso movimento jihadista di Boko Haram. Lo scorso mese infatti un centro simile è stato scoperto a Rigasa, nello stato di Kaduna. Al suo interno la polizia aveva ritrovato oltre 500 giovani provenienti da Mali, Burkina Faso e altri stati limitrofi.

Come in questo nuovo caso, i ragazzi sono stati trovati tutti legati e torturati, in condizioni disumane.

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