Guerra in Ucraina

"Ostaggio dei russi": giallo sulla donna simbolo di Mariupol

Con il suo pigiama a pois è diventata uno dei volti simbolo dell'attacco russo all'ospedale di Mariupol ma ora è giallo su un video in rete

Screenshot da video - The Guardian
Screenshot da video - The Guardian

Le immagini dell'evacuazione dell'ospedale di Mariupol dopo l'attacco russo dello scorso 9 marzo sono ancora negli occhi di tutti. La tragedia e l'orrore delle donne incinte e dei bambini feriti che scappano da quell'inferno è uno dei simboli del conflitto in Ucraina. Tra tutti i volti terrorizzati ripresi dai reporter accorsi sul posto, quello di una donna ha attirato maggiormente l'attenzione dell'opinione pubblica. Era a fine gravidanza e indossava un pigiama tenue mentre scendeva le scale di quel che rimaneva dell'ospedale di Mariupol, mentre i soldati cercavano di accelerare le operazioni di sgombero per il rischio di nuovi attacchi.

Era sporca di sangue e portava con sé le poche cose che, qualche giorno prima, aveva preparato per il ricovero in vista dell'imminente nascita. Marianna Vishemirskaya, questo il suo nome, è diventata suo malgrado un simbolo ed è anche stata al centro delle polemiche da parte dei filorussi, visto che è una nota influencer ucraina che, secondo la propaganda putiniana, sarebbe stata assoldata come comparsa di una messa in scena. Ora, Marianna pare sia stata rapita proprio dai russi.

La donna partorì pochi giorni dopo quell'orrendo episodio e la sua storia fece il giro del mondo ma ora alcuni media ucraini scrivono che sarebbe "ostaggio" dei russi, che non la lascerebbero tornare dalla famiglia. La denuncia pare sia arrivata proprio dai parenti della donna, secondo i quali la ragazza e la neonata non possono rientrare nel territorio dell'Ucraina. Dall'Ucraina si moltiplicano le voci sulla sua sorte, che finora è tinta di giallo. Qualcuno azzarda l'ipotesi che la donna possa far parte del presunto gruppo di deportati in Russia, mentre il sito ucraino Obozrevatel riferisce che i russi starebbero cercando di manipolare Marianna nel tentativo di ribaltare la versione sull'attacco all'ospedale. Nessuna di queste versioni ha finora trovato conferma.

Questa seconda ipotesi in particolare, però, secondo le fonti ucraine, sarebbe avvalorata da un video controverso, rilanciato da alcuni siti legati moscoviti, in cui Marianna racconterebbe una versione diversa, in base alla quale l'ospedale era stato trasformato in una caserma per i soldati ucraini e invitando a non fare confusione con l'ospedale centrale di Mariupol, dove erano stati trasferiti i civili e le donne incinte.

Una versione che dalla ragazza viene raccontata senza mai citare le parole "bombe" o "attacco", tanto che molti sospettano possa essere stata dettata dai russi.

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