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Panama Papers, l'Espresso tira in ballo la D'Urso

Ma lo studio legale non ci sta e minaccia querela

Panama Papers, l'Espresso tira in ballo la D'Urso

Nel caso Panama Papers spunta pure il nome di Barbara D'Urso. Lo ha tirato fuori l'Espresso scrivendo che c'è anche lei tra gli italiani citati nell'archivio dello studio legale Mossack Fonseca. Come scrive l'Espresso, Maria Carmela D'Urso, nome all'anagrafe della conduttrice tv, risulta "director", cioè amministratrice, della società Melrose street ltd, registrata nel 2006 alle isole Seychelles.

Lo studio legale della D'Urso però ha risposto a stretto giro di posto in questo modo: "La sig.ra Barbara d’Urso, informata alcuni giorni fa dell’inchiesta condotta da L’Espresso, aveva diffidato formalmente a mezzo del proprio legale tale settimanale dal divulgare notizie che apparivano lacunose e gravemente lesive della sua immagine. La sig.ra d’Urso, in particolare, nella lettera inviata aveva chiarito a L’Espresso che: la società in questione era stata aperta ai fini di un’operazione immobiliare che la Sig.ra d’Urso intendeva compiere all’estero; tale operazione non si era poi concretizzata; la società era conseguentemente sempre rimasta inattiva; la società era stata ufficialmente chiusa nel 2012. Nella diffida si rilevava, pertanto, che la funzione cui era destinata la società e la non attualità dei fatti in questione rendeva del tutto illegittima sotto ogni profilo la loro divulgazione da parte del L’Espresso, vieppiù in un contesto in cui la posizione della sig.ra d’Urso sarebbe stata strumentalmente ed in modo suggestivo accostata a condotte totalmente diverse, attuali e molto gravi, se non persino illecite. L’Espresso, a dispetto dei chiarimenti forniti dalla sig.ra D’Urso e della diffida inviata, non solo ha ritenuto di pubblicare la notizia, ma ha conferito alla stessa una particolare enfasi, qualificando suggestivamente nel titolo come “affari off-shore” quella che invece era, molto semplicemente, una società che non è stata mai operativa e che è stata chiusa da alcuni anni ufficialmente ed in piena trasparenza, tutte circostanze ben note all’Espresso e tuttavia volutamente ignorate al solo fine di diffondere una notizia mediaticamente appetibile. In questa situazione la sig.

ra d’Urso deve riservarsi ogni azione nelle competenti sedi per tutelare la propria immagine e vedere riaffermata la verità dei fatti rispetto al gravissimo danno arrecatole dalla condotta posta in essere da L’Espresso".

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