Ultim'ora
Autonomia, ok dalla Cassazione al referendum per abrogazione
Ultim'ora
Autonomia, ok dalla Cassazione al referendum per abrogazione

Il papà dei supereroi Marvel fa causa agli ex soci

Gli ex collaboratori l'avrebbero raggirato, facendogli firmare un contratto con il quale cedeva i diritti sulla sua immagine e su alcuni dei suoi lavori

Il papà dei supereroi Marvel fa causa agli ex soci

Stan Lee, 95 anni, l'inventore dei supereroi Marvel, ha fatto causa per un miliardo di dollari ai suoi ex soci, con i quali aveva fondato nel 2001 la Pow! Entertainment, una società di creazione e distribuzione di nuovi marchi intellettuali.

Il papà di Spider-Man, Thor, Iron Man e molte altre creature dotate di superpoteri, ha denunciato Shane Duffy e Gill Champion. Stan Lee accusa gli ex soci di aver approfittato delle sue condizioni di salute e psicologiche, per fargli firmare un contratto, con cui cedeva i diritti sulla sua immagine e sulle sue opere. L'accordo, infatti, prevede "lo sfruttamento dei diritti sul suo nome, la sua immagine, anche sui Social e tutto ciò che fosse in collegamento con il suo lavoro creativo per la Pow". L'ipotesi del legale del fumettista, Adam Grant, riportata dal Corriere della Sera, è che l'accordo fosse necessario per cedere la società a una compagnia di Hong Kong, la Camsing International Holding, che effettivamente ora possiede l'azienda fondata nel 2001.

Stan Lee ora chiede l'annullamento del contratto e il risarcimento, pari a un miliardo di dollari, che dovrebbe ripagare le perdite subite dal creatore di Capitan America in questi mesi. Ma i cinesi, proprietari della Camsing, non ci stanno e hanno pubblicato un comunicato in cui sostengono l'assurdità dell'ipotesi "che Stan Lee non fosse consapevole della cessione dei diritti. Tanto che viene da dubitare se effettivamente la causa sia stata intentata con il consenso del signor Lee". Ma non si farà intimidire colui che ha reso amabile al mondo un uomo ragno, idea assurdo secondo il suo editore, come ha recentemente ricordato in un tweet.

Non è la prima causa intentata dal fumettista, che all'inizio di aprile aveva denunciato un ex collaboratore, perché aveva convinto un'infermiera a fornirgli il sangue di Stan Lee, mentre lui era ricoverato in ospedale per la polmonite. Il sangue dell'inventore dei supereroi Marvel era stato usato per firmare alcuni autografi su varie copie dei fumetti più famosi, poi rivenduti a un prezzo dai 250 agli 800 dollari l'uno.

Ora sarà un giudice a dover decidere sulla questione che coinvolge l'uomo che ha saputo trasformare le

favole con streghe e dragoni in fumetti con supereroi e cattivi, sempre più amati dagli adulti, perché anche se "quando cresci non leggi più le favole, la passione per queste storie resta, resta per sempre".

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica