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Putin arriva a Roma: sul tavolo Libia, sanzioni e Usa

Il presidente russo atterra a Roma con un'agenda fitta di impegni. Sul tavolo diversi dossier, tra cui la Libia, ma anche le sanzioni economiche

Putin arriva a Roma: sul tavolo Libia, sanzioni e Usa

Il presidente russo Vladimir Putin atterra a Roma alle 12 di questa mattina. Un blitz che avrà un'agenda fitta di impegni: prima con l'incontro in Vaticano con Papa Francesco, poi con l'incontro con il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, seguito dal vertice con Giuseppe Conte e per finire il Forum di dialogo italo-russo della società civile e una cena di lavoro a Villa Madama cui si uniranno anche Matteo Salvini, Luigi Di Maio e Enzo Moavero Milanesi. Previsto un incontro in forma privata anche con Silvio Berlusconi, amico di lunga data del presidente russo.

"Con Italia rapporto particolare"

Un viaggio sui cui il leader del Cremlino punta molto: un dato confermato anche dalle parole di Putin al Corriere della Sera e da quelle a La Stampa. Il presidente della Federazione russa ha ribadito che i rapporti fra il suo Paese e l'Italia sono estremamente cordiali, ribadendo l'asse creato fra la Lega e il suo partito, Russia Unita. "La Lega e il suo leader Salvini sono attivi sostenitori di un ripristino della piena cooperazione tra Italia e Russia; si pronunciano per una più rapida abolizione delle sanzioni anti-russe introdotte dagli Usa e dall'Ue. Qui i nostri punti di vista coincidono. Salvini ha un atteggiamento caloroso verso il nostro Paese, conosce bene la realtà russa". Un'aperturadi credito importante per il leader del Carroccio dopo che lo stesso è partito alla volta degli Stati Uniti confermando il pieno sostegno all'amministrazione Trump. Ma per Mosca i rapporti con Roma trascendono quelli con il singolo partito. E lo dimostrano non solo le relazioni bilaterali da sempre estremamente rilevanti in campo energetico e politico, ma anche le stesse parole di Putin al quotidiano di Via Solferino: "Con l'Italia abbiamo veramente rapporti particolari, collaudati dal tempo. È stato messo a punto un dialogo basato sulla fiducia con la sua dirigenza. Viene costantemente condotto un lavoro congiunto nella sfera politica, economica, scientifica ed umanistica. Noi apprezziamo molto questo capitale di reciproca fiducia e di partenariato. Certamente abbiamo tenuto conto di questo fatto". E sul fronte delle sanzioni, il leader russo ha ribadito l'idea per cui l'Italia non venga considerata colpevole del loro inasprimento.

Le parole di Putin vengono confermate poi dai fatti. Come spiegato dallo stesso presidente russo al Corriere della Sera, "l'Italia è uno dei principali partner commerciali del nostro Paese, al quinto posto nel mondo dopo la Cina, la Germania, i Paesi Bassi e la Bielorussia. In Russia sono rappresentate circa 500 aziende italiane. E nonostante le sanzioni di cui abbiamo già parlato, i legami bilaterali si stanno sviluppando con successo". In questo senso, l'aumento dell'interscambio commerciale è palese.

I dossier

Ma nell'agenda di Putin a Roma non ci saranno solo le sanzioni, né solo'interscambio commerciale. Il viaggio ha un chiaro sapore strategico, con il presidente russo che metterà sul tavolo delle trattative tutti i dossier bollenti in cui sono coinvolte più o meno direttamente le rispettive cancelliere. C'è il nodo Libia, in cui l'Italia ha un ruolo fondamentale ma in cui anche la Russia gioca una parte molto rilevante. Il generale Khalifa Haftar ha più di un contatto con Mosca: e Roma spera nell'intercessione del Cremlino per fermare le mire dell'uomo forte della Cirenaica. C'è poi il nodo Venezuela, dove la Russia ha inviato recentemente un aereo con tecnici militari e in cui il Cremlino considera imprescindibile il riconoscimento della leadership di Nicolas Maduro. L'Italia, uno dei pochi Paesi a provare a non schierarsi apertamente con nessuna delle due parti, può essere un attore fondamentale, vista anche la presenza di migliaia di nostri connazionali. Infine, non va sottovalutata la questione Iran: l'italia non è parte dell'accordo sul programma nucleare del 5+1. Ma Roma è da sempre a sostengo di un accordo e della fine delle sanzioni. I negoziati si preannunciano complessi, specialmente perché l'Italia è osservata speciale di Stati Uniti e Unione europea.

Ma questo viaggio può essere fondamentale.

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