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"Putin può ricattare Trump". Pesanti accuse dall'intelligence

In un rapporto di due pagine consegnato al presidente la tesi di un agente

"Putin può ricattare Trump". Pesanti accuse dall'intelligence

Ci potrebbero essere anche informazioni personali e finanziarie sul conto di Donald Trump tra i dati raccolti dall'intelligence russa. Questo, perlomeno, sostengono a Mosca, a questo si legge in due pagine allegate al rapporto sulle interferenze nelle elezioni presidenziali, che gli uomini del Fbi hanno consegnato al presidente eletto pochi giorni orsono.

Alla base delle accuse il lavoro di un operativo britannico, considerato attendibile dall'agenzia degli Stati Uniti per i suoi trascorsi, e che ora il Bureau sta vagliando, per capire se le informazioni, che si basano soprattutto su fonti russe, possano essere confermate nei loro dettagli.

Chiara l'intenzione con cui l'Fbi ha incluso le due pagine al rapporto principale - sostiene la Cnn, citando fonti proprie -. Mettere Trump al corrente del fatto che tali indiscrezioni stanno circolando negli ambienti dell'intelligence statunitense e tra funzionari politici, ma anche confutare la tesi del presidente, secondo cui soltanto la campagna democratica avrebbe sofferto fughe di dati.

Fonti dell'emittente americane parlano anche di indiscrezioni su un contatto costante tra la campagna e uomini che fungevano da intermediari con il governo russo durante la campagna elettorale, su cui tuttavia l'entourage del presidente non ha voluto commentare.

Su twitter un commento lapidario di Trump stesso, che parla di "notizie false. Una totale caccia alle streghe politica". E intanto critica anche il sito giornalistico BuzzFeed, che dopo la pubblicazione dell'articolo da parte della Cnn ha ricostruito la storia del report da loro citato, sostenendo che stia circolando da mesi tra giornalisti, funzionari e uomini dell'intelligence.

"Il dossier, una raccolta di memo scritti in un periodo di diversi mesi, include specifiche accusa non verificate e potenzialmente unverificabili di contatti tra aiutanti di Trump e i russi, e accuse esplicite di atti sessuali documentate dai russi".

Tra le accuse, impossibili da verificare quella di avere chiesto la suite presidenziale del Ritz Carlton di Mosca, "dove sapeva che il presidente e la signora Obama erano stati in uno dei loro viaggi ufficiali in Russia, profanando il letto dove avevano dormito, chiendo a un certo numero di prostitute di fare un 'golden shower' (fare pipì) di fronte a lui".

Se la Cnn ha confermato che il presidente ha visto le due pagine di rapporto, i reporter di BuzzFeed, scrive la testata non sono riusciti a provare, né per ora a confutare, nessuna delle accuse. Mosca sostiene che l'operazione sia stata montata per danneggiare le relazioni con Washington.

In un'intervista con Mic, intanto, il legale di The Donald ha parlato di un dossier "del tutto ridicolo", aggiungendo che "chiaramente la persona che l'ha creato l'ha fatto grazie alla sua immaginazione, sperando così che i media liberal lo pubblicassero".

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