Regeni, l'ultima del Cairo: "Sviluppi importanti. Stop pressioni politiche"

Dal Cairo annunciano novità, ma le bocche sono cucite. Bonino: "Europa e Stati Uniti intervengano"

Regeni, l'ultima del Cairo: "Sviluppi importanti. Stop pressioni politiche"

Sostiene che "negli ultimi due giorni" ci sia stato un passo in avanti importante sull'omicidio di Giulio Regeni. A dirlo è il portavoce del ministero degli Esteri del Cairo, Ahmed Abou Zeid, che parla al quotidiano Al Watan, senza tuttavia specificare nulla su quali novità ci siano in relazione al caso, ancora da risolvere a più di due mesi dalla morte del giovane italiano.

Abou Zeid ha chiesto nel frattempo all'Italia di "allentare le pressioni politiche" sul caso, assicurando che i contatti con gli inquirenti continueranno. Un punto che, dopo il fallimento del vertice bilaterale di Roma, non sembra così scontato. Soprattutto visto che la disponibilità degli egiziani a cooperare si è finora fermata al piano teorico.

In un'intervista a Repubblica, l'ex ministro Emma Bonino ha affermato questa mattina di ritenere necessario "incalzare Sisi" e aumentare la presenza italiana nel Paese, invece che pensare a un ridimensionamento dei rapporti diplomatici con il Cairo.

"Ormai è finalmente chiaro che c'è un "caso Egitto" più

ampio - sostiene la Bonino -. L'Europa ha il dovere di occuparsene perché è una questione politica e di sicurezza di primo livello nel nostro Mediterraneo. E ne dobbiamo discutere con gli Stati Uniti".

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