“Rubano i missili e poi…”. La mossa di Kiev che umilia i russi

Da Izyum emerge la storia di un raid ucraino contro postazioni russe effettuato con armi termobariche rubate dalle forze di Kiev all'esercito rivale

“Rubano i missili e poi…”. La mossa di Kiev che umilia i russi

Attaccati con le proprie stesse armi. È quanto accaduto ai russi nella zona di Izyum, nell'est dell'Ucraina. Lo ha reso noto nelle scorse ore Sergei Bratchuk, uno dei portavoce dell'esercito di Kiev.

In particolare, sembrerebbe che le forze ucraine abbiano usato in uno dei loro contrattacchi a Izyum le bombe termobariche. Ordigni che non risulterebbero in dotazione all'esercito ucraino e che, al contempo, appaiono come una delle armi più temibili in mano a Mosca. Eppure nell'est del Paese sono stati i russi a subire attacchi con munizioni del genere.

Cosa è quindi successo? Secondo quanto dichiarato da Bratchuk, gli ucraini sarebbero riusciti a impossessarsi delle bombe termobariche durante una fase di scontro con l'esercito nemico. Tutto è accaduto a Izyum, località strategica situata a metà strada tra Kharkiv e la provincia di Lugansk.

Si tratta quindi di una regione a cavallo tra il nord-est dell'Ucraina e il Donbass, epicentro della futura azione bellica di Mosca dopo il ritiro dalle aree a nord di Kiev. Attualmente Izyum è in mano russa. La cittadina è caduta nei giorni scorsi dopo settimane di intensi scontri con gli ucraini. Questi ultimi però stanno provando a bloccare l'avanzata di Mosca.

Il territorio circostante Izyum, per la sua conformazione, se conquistato aprirebbe le porte del Donbass e del sud dell'Ucraina all'esercito russo. Da qui dunque la resistenza da parte delle forze locali.

Anche a costo, per l'appunto, di sparare con le stesse armi nemiche. Alcuni modelli di “sole cocente” sono stati presi come bottino da soldati di Kiev durante una recente imboscate tra le retroguardie nemiche. Con il termine sole cocente i russi identificano per l'appunto il lanciarazzi TOS-1A, meglio noto come bomba termobarica.

L'esplosione ha un raggio distruttivo più ampio rispetto a una bomba “normale”. In Siria i russi hanno usato parecchi ordigni termobarici, una carta che spesso si è rivelata vincente soprattutto ad Aleppo nel 2016.

Diversi modelli sono stati portati in Ucraina. Come confermato dal portavoce Bratchuk, alcune delle bombe termobariche rubate sono state lanciate contro le postazioni russe attorno Izyum. E ora per il Cremlino c'è un'incognita che sa di beffa: nella zona nevralgica per la futura azione militare in Donbass, potrebbero esserci dei contrattacchi effettuati con proprie armi sequestrate dagli ucraini.

Rubare una termobarica non è certamente semplice.

Le munizioni di TOS-1A dovrebbero essere tra le più sorvegliate per la loro delicatezza e pericolosità. Se le notizie provenienti da Izyum fosse confermata, alcuni generali potrebbero dover rispondere a Mosca di una clamorosa magra figura.

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