Guerra in Ucraina

Il passo indietro dello zar: la decisione sulla parata del 9 maggio

Le autorità russe hanno annullato la parata e la marcia per il Giorno della Vittoria nelle due autoproclamate repubbliche Donetsk e Lugansk. Ma l'Ucraina accusa: "Vogliono far sfilare i nostri cittadini a Mariupol come prigionieri"

Il passo indietro dello zar: la decisione sulla parata del 9 maggio

Le autorità russe hanno deciso di annullare la parata del 9 maggio nelle autoproclamate repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk: qui non si terranno la parata e la marcia in occasione del Giorno della Vittoria, momento in cui i russi festeggiano la vittoria sui nazisti ottenuta nel corso della Seconda Guerra Mondiale. Si tratta della prima volta dal 2014, quando i secessionisti filorussi assunsero il controllo di quei territori ucraini.

La decisione dei russi

L'annuncio è arrivato direttamente da Sergei Kiriyenko: il primo vice capo dell'amministrazione presidenziale russa ha fatto sapere che la parata della Vittoria e la marcia del Reggimento Immortale il 9 maggio a Donetsk e Lugansk "sono ancora impossibili da tenere". Tuttavia Kiriyenko, stando a quanto riportato sul canale Telegram dell'agenzia di stampa russa "Ria Novosti", ha fatto una precisazione di non poco. Un chiarimento che sa di avvertimento o comunque di promessa: "Quel momento arriverà presto e la parata della Vittoria sfilerà per le strade delle città del Donbass".

Già a fine aprile Denis Pushilin, leader dell'autoproclamata repubblica del Donetsk, aveva riferito che la parata non si sarebbe svolta a causa del rischio di bombardamenti. Motivo per cui è stato deciso di rimandare l'evento a quando la regione sarà stata "completamente liberata dall'occupazione ucraina".

La parata a Mariupol

L'Ucraina ha rivolto un'accusa nei confronti della Russia, che starebbe provando a organizzare una parata militare nella città di Mariupol per il 9 maggio. Lyudmila Denisova, commissaria per i diritti umani del Parlamento ucraino, non ha usato mezzi termini per mettere in luce quelli che sarebbero i piani di Mosca: i russi avrebbero intenzione di far sfilare "i nostri cittadini" alla parata del 9 maggio a Mariupol come "prigionieri".

Nelle scorse ore si è parlato di un funzionario dell'amministrazione presidenziale russa che sarebbe arrivato nella strategica città portuale meridionale per supervisionare i piani per la celebrazione. Vadym Boichenko, sindaco di Mariupol, ha sottolineato alla televisione ucraina che sono in corso "lavori" in città come se i russi si stessero preparando per qualcosa di importante.

Fonti d'intelligence del ministero della Difesa ucraino aggiungono che nelle vie centrali della città sarebbero in corso delle operazioni di pulizia, rimuovendo i detriti dalle strade principali di Mariupol, disinnescando gli ordigni inesplosi e trasferendo i cadaveri delle vittime rimasti lungo le vie.

Allo stesso tempo gli ucraini denunciano una campagna di propaganda "su larga scala", durante la quale ai russi potrebbero essere mostrate "storie sulla 'gioia' della gente del posto nell'incontro con gli occupanti".

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