In Russia, un attore è stato di recente punito dalla magistratura per avere interpretato il ruolo di un “poliziotto ubriaco”.
Dmitry Smolev, uno degli artisti principali del teatro moscovita Sovremennik, ha infatti di recente accettato di essere il protagonista di un breve filmato amatoriale, di stampo comico, realizzato da un suo amico blogger. Nel video di circa 12 secondi compare appunto Smolev che, travestito da agente della polizia stradale federale, recita un monologo.
L’attore interpreta tale parte fumando, traballando e deformando la bocca, al fine di fare facilmente dedurre agli ascoltatori lo stato di ubriachezza del personaggio. Il blogger autore delle riprese avrebbe poi pubblicato il filmato incriminato sul social network TikTok, suscitando l’interesse sia di tanti internauti sia delle forze dell’ordine e dei pubblici ministeri di Russia.
La procura federale della capitale del Paese slavo ha quindi formulato un’incriminazione ufficiale a carico di Smolev per “vilipendio ai corpi di polizia” e per “impiego abusivo di uniforme da pubblico ufficiale”. L’artista, arrestato e condotto in tribunale per affrontare il processo per direttissima istruito nei suoi confronti, è stato alla fine condannato dalla Corte moscovita a “otto giorni di galera”. Le forze dell’ordine federali hanno accolto il verdetto emettendo un comunicato che elogia la “punizione esemplare” inflitta all’attore, colpevole di una “bravata disgustosa”.
Secondo i media locali, l’avvocato di Smolev avrebbe provato a fare scagionare il suo assistito addossando interamente al blogger la responsabilità della realizzazione del controverso filmato. A detta del legale dell’imputato, sarebbe stato appunto l’amico dell’artista a fornire a quest’ultimo l’uniforme da poliziotto e il primo, inoltre, non avrebbe minimamente accennato il fatto che il video comico sarebbe stato in seguito diffuso su Internet.
Il teatro Sovremennik, presso cui finora Smolev era scritturato, ha commentato la condanna in questione annunciando di avere già disposto il “licenziamento” dell’artista e rilasciando una nota che precisa: “La recente vicenda giudiziaria in cui è risultato coinvolto Dmitry Smolev dimostra che l’ignoranza della legge di Russia non può mai essere una giustificazione valida per condotte irresponsabili. Nel realizzare quella controversa messinscena, l’attore e il suo amico blogger non hanno affatto osservato la benché minima cautela né hanno dato prova di consapevolezza degli effetti della loro iniziativa”. Il documento termina quindi puntualizzando: “La bravata del nostro ormai ex scritturato ha, senza alcun dubbio, offuscato il prestigio dell’istituzione culturale Sovremennik. Ciononostante, la nostra stagione teatrale proseguirà e Smolev verrà immediatamente sostituito da un altro interprete maggiormente cosciente dei doveri di un cittadino rispettabile”.
Diversi sindacati nazionali di attori hanno criticato con forza sia l’offensiva giudiziaria scatenata contro l’artista moscovita sia il
licenziamento di quest’ultimo dall’ente teatrale presso cui lavorava, bollando la sentenza di condanna come “ingiusta e sproporzionata” e l’atteggiamento dei vertici del Sovremennik come “discriminatorio”.
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