Continua la guerra della Russia contro lo Stato islamico e contro le fazioni qaediste presenti in Siria. I caccia di Putin, oggi, hanno bombardato Raqqa, la roccaforte del Califfato in Siria, uccidendo almeno 12 jihadisti (questi i dati ipotizzati dall'Osservatorio siriano per i Diritti umani). Il ministero degli esteri russo ha reso noto che nelle ultime ore sono stati colpite anche le province di Aleppo (nord), d’Idlib (nord-ovest) ed Hama (nel centro).
Secondo il comunicato del ministero russo, i bombardieri tattici Sukhoi-34 hanno colpito "una postazione di comando che era stata camuffata" a Kasrat Faraj, a sud-ovest della città di Raqqa, colpendo anche "un campo d’addestramento dell’Isis" vicino al villaggio di Maadan Jadid, 70km a est di Raqqa. I caccia russi hanno compiuto 18 sortite nei cieli siriani, colpendo 12 obiettivi dell’Isis.
Nel terzo giorno della campagna militare russa in Siria, gli aerei russi - secondo l’Osservatorio siriano per i Diritti Umani - hanno colpito anche Qaryatain,130 km 130 km a nord-est di Damasco, dove lo scorso 21 agosto l’Isis distrusse l’antico monastero di Mar Elian del V secolo.
La città di Qaryatain sorge su uno snodo stradale strategico, la strada che porta da Palmira alle montagne di Qalamun. E nella città, dopo la sua conquista, all’inizio di agosto, i jihadisti avevano rapito 230 civili, tra cui almeno 60 cristiani, comprese donne e bambini. Di questi, 48 sono stati rilasciati, mentre 110 erno stati trasferiti nella provincia di Raqqa, cuore dello Stato islamico.
Gli aerei russi hanno centrato anche un punto di
comando e un centro di comunicazione dell’Isis nel rione Dar Taizzah nella provincia di Aleppo, nonchè un campo dei miliziani dell’Isis nel rione Màarrat al-Nùman nella provincia di Idlib.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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