Guerra in Ucraina

"Stop alle sanzioni o niente gas": Mosca detta le condizioni all'Ue

Dmitry Peskov, portavoce del Cremlino, ha spiegato che la Russia non riprenderà completamente le sue forniture di gas all'Europa fino a quando l'Occidente non revocherà le sanzioni contro Mosca

"Stop alle sanzioni o niente gas": Mosca detta le condizioni all'Ue

Prima la revoca delle sanzioni contro Mosca, poi, ma soltanto a quel punto, la completa ripresa delle forniture di gas verso l'Europa. La Russia ha messo sul tavolo le sue condizioni per un ipotetico ritorno alla normalita, e lo ha fatto a poche settimane dall'inizio di un autunno che si preannuncia complicato a causa della variabile energetica.

Le condizioni della Russia

Dmitry Peskov, portavoce del Cremlino, ha spiegato che la Russia non riprenderà completamente le sue forniture di gas all'Europa fino a quando l'Occidente non revocherà le sanzioni contro Mosca. Secondo quanto riportato dall'agenzia Interfax, Peskov ha accusato le sanzioni introdotte contro Mosca dai Paesi occidentali per la mancata fornitura di gas da parte della Russia tramite Nord Stream 1.

"Non esistono altri motivi che potrebbero causare problemi con il pompaggio", ha affermato Peskov, aggiungendo che la piena ripresa delle forniture di gas da parte della Russia tramite Nord Stream 1 dipende "senza dubbio" dal fatto che l'Occidente revochi le sanzioni contro Mosca. "Sono queste sanzioni imposte dagli stati occidentali che hanno portato la situazione al punto in cui è ora", ha detto Peskov.

Scendendo nel dettaglio, Peskov ha sottolineato che sarebbero le sanzioni ad impedire la manutenzione delle unità del gasdotto. "Sono proprio le sanzioni che impediscono la manutenzione delle unità, che impediscono il loro spostamento senza adeguate garanzie legali, che impediscono queste garanzie legali e così via", ha aggiunto il portavoce. Peskov ha quindi ribadito che "un'unità è rimasta in funzione e non funziona correttamente" e che lì "si verificano guasti e questo porta all'interruzione del pompaggio".

Sanzioni e gas

Il gas russo non è stato colpito dalle sanzioni europee. Mosca lo sa, e sa anche che l'Europa dipende ancora fortemente dall'energia proveniente dal Cremlino. Ecco, allora, che la Russia ha fatto capire di essere pronta ad attivare la leva energetica del gas per rispondere alle sanzioni economiche che Bruxelles ha adottato contro il Paese. "Visto che le sanzioni continuano a funzionare, dato che portano assoluta confusione, legale, pratica, su tutto ciò che riguarda la manutenzione di tutti i componenti e assiemi, ora come ora possiamo sperare in questa singola unità che in qualche modo riusciremo a mettere in ordine", ha continuato Peskov secondo cui , a causa delle sanzioni, l'intero funzionamento del gasdotto "si basa su un'unità che necessita di una seria manutenzione".

Nel frattempo, Ursula von der Leyen ha scritto su Twitter che la Commissione europea presenterà un piano di proposte mirate per aiutare famiglie e imprese in merito alla crisi energetica, in cui dovrebbe essere inclusa anche la misura sul tetto al prezzo del gas russo.

"Putin sta usando l'energia come un'arma, tagliando le forniture e manipolando i nostri mercati energetici. Fallirà. L'Europa prevarrà. La Commissione europea sta preparando proposte per aiutare le famiglie e le imprese vulnerabili a far fronte ai prezzi elevati dell'energia", si legge nel tweet della presidente della Commissione Ue.

"La Commissione mira a ridurre la domanda di elettricità (picchi), imporre un tetto al prezzo del gas russo da gasdotto, aiutare i consumatori e le imprese vulnerabili con le entrate del settore energetico e consentire il sostegno ai produttori di energia elettrica che devono affrontare problemi di liquidità legati alla volatilità", ha concluso, ancora, von der Leyen.

Commenti