Siria, Mosca agli Usa: "L'intervento via terra violerebbe diritto internazionale"

"Un'eventuale operazione di terra - ha detto la presidente del Senato russo, Valentina Matviyenko - calpesterebbe di nuovo e in modo clamoroso il diritto internazionale. È inaccettabile, questo è davvero troppo"

Siria, Mosca agli Usa: "L'intervento via terra violerebbe diritto internazionale"

Se il Pentagono ha aperto a eventuali azioni dirette sul terreno contro l’Isis, in Siria, Mosca mette in guardia Washington: un’operazione terrestre violerebbe il diritto internazionale. "Gli Usa - ha ricordato la presidente del Senato, Valentina Matviyenko - già violano apertamente il diritto internazionale con un’operazione aerea in territorio siriano che non ha né il placet dell’Onu né la richiesta delle autorità siriane. Se adesso si tratta di una sorta di operazione di terra, questo sarebbe calpestare di nuovo e in modo clamoroso il diritto internazionale. È inaccettabile, questo è davvero troppo". Mosca, ha aggiunto, "è interessata a che gli Usa si uniscano alla nostra operazione in Siria per combattere insieme lo Stato islamico", "speriamo che questo appello venga ascoltato".

Bashar Al-Assad, intanto, continua ad affermare che "molti Paesi della regione e occidentali sostengono i gruppi terroristici" in Siria. Le parole del presidente iraniano arrivano alla vigilia del nuovo incontro a Vienna sulla crisi siriana e della riunione di venerdì a cui parteciperà per la prima volta anche l’Iran, storico sostenitore del regime di Damasco. "Vari Paesi della regione e occidentali, compresa la Francia, continuano ancora a sostenere il terrorismo garantendo copertura politica ai gruppi terroristici in Siria", ha detto Assad, citato dall’agenzia di stampa ufficiale siriana Sana. Il leader siriano ha ricevuto tre deputati francesi, ai quali ha ribadito che il "terrorismo è la ragione principale delle sofferenze del popolo siriano", insieme alle "ingiuste sanzioni alla Siria che hanno avuto ripercussioni negative sulla vita dei cittadini e sul livello dei servizi in vari settori, soprattutto in quello della sanità".

Il vertice di Vienna

Garantire la transizione politica in Siria anche attraverso un "calendario preciso" che garantisca la partenza di Assad: questo è il principale accordo raggiunto ieri a Parigi nella riunione convocata dal ministro degli Esteri francese, Laurent Fabius, a cui sono stati invitati gli omologhi di Arabia saudita,

Giordania, Turchia, Qatar, Emirati Arabi Uniti, Stati Uniti, Regno Unito, Germania e Italia. Ma non la Russia. Anche il ministro degli Esteri egiziano, Sameh Shoukry, ha annunciato che il Cairo parteciperà alla riunione di Vienna.

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