È sparito dodici giorni fa, a otto anni, in un piccolo paese vicino ad Almeria, nel sud della Spagna. Centinaia di agenti e volontari lo hanno cercato nelle campagne attorno alla sua casa. A sostegno delle indagini sono intervenuti anche il premier Mariano Rajoy e il ministro dell'Interno Juan Ignacio Zoido. Gli inviati della stampa spagnola sono arrivati da tutto il Paese, mentre il mondo dei social newtork si è mobilitato e ha condiviso, con l'hashtag #todossomosgabriel, decine di migliaia di disegni di pesci, perché il bimbo era soprannominato "pescadito".
Ma per il piccolo non c'è stato niente da fare. Il corpo senza vita di Gabriel Cruz è stato trovato dalla guardia civil questa mattina nel baule dell'auto guidata dalla compagna del padre del bimbo. La donna di origini dominicane è stata subito arrestata.
Il sospetto
Dopo la separazione dalla madre del piccolo, come riporta Il Messaggero, il padre ha iniziato una relazione con la 35enne Ana Julia Quezada. La donna in questi giorni ha partecipato attivamente alle ricerche dopo che il bimbo, uscito dalla casa della nonna per raggiungere quella del cugino, è scomparso nel nulla. Ma un particolare ha insospettito gli investigatori: era stata proprio la donna a trovare, qualche giorno fa, una maglietta bianca del bimbo in un posto dove erano già stati effettuati dei controlli.
Le forze dell'ordine hanno quindi ipotizzato che quel capo fosse stato messo successivamente.
Molti ancora i punti da chiarire: bisognerà capire se è stata la donna a uccidere Gabriel e se è solo la complice di qualcun altro. "Non sono stata io, voglio bene a Gabriel, non ho preso l'auto quella mattina", ha dichiarato la donna, fermata a una settantina di chilometri dalla località della sparizione del bambino.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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