Politica estera

"Sto andando a sparare in una scuola...". Così il killer ha annunciato la strage

"Sto andando a sparare in una scuola elementare": Salvador Ramos aveva così svelato le sue intenzioni sul proprio profilo Facebook. In precedenza il ragazzo aveva lasciato altri due messaggi

"Sto andando a sparare in una scuola...". Così il killer del Texas ha annunciato la strage

All'indomani dell'ultima strage avvenuta in Texas, precisamente a Uvalde, sono emersi nuovi particolari sul folle gesto di Salvador Ramos, il 18enne che a colpi di arma da fuoco ha ucciso 14 studenti e un'insegnante. Il più importante è che il giovane aveva annunciato le sue intenzioni con un post su Facebook.

L'annuncio sui social

"Sto andando a sparare in una scuola elementare". Con una frase tanto breve quanto terribile, Ramos aveva svelato le sue prossime mosse sul proprio profilo Facebook. Nel corso di una conferenza stampa, il governatore del Texas, Greg Abbott, ha spiegato che il killer di Uvalde aveva scritto questo post prima della mattanza. In precedenza Ramos aveva lasciato altri due messaggi in cui annunciava di voler sparare alla nonna e poi di averlo fatto. Insomma, il ragazzo aveva annunciato, né più né meno, l'intenzione di voler compiere una strage nella scuola.

Il killer, hanno fatto sapere le autorità, era un diciottenne senza precedenti penali e senza alcun problema mentale conosciuto. Ha usato un fucile AR-15 e "l'unico segnale" che una strage era all'orizzonte era su Facebook, dove aveva scritto "30 minuti prima di raggiungere la scuola: sto per sparare a mia nonna". Successivamente aveva scritto: "Ho sparato a mia nonna". Poi 15 minuti prima della strage aveva aggiunto: "Sto per sparare in una scuola elementare". Il giovane ha sparato al volto della nonna e poi è fuggito. Si è quindi recato alla scuola elementare, dove è entrato dalla porta posteriore. Secondo quanto riportato dalla Cnn, i bambini e le due maestre uccise nella sparatoria erano tutti nella stessa classe, una quarta (frequentata di solito da alunni di 9-10 anni).

Le parole del governatore del Texas

Lo stesso Abbott ha detto che il 18enne viveva a Uvalde ed è stato ucciso nell'intervento dalla polizia. "Ha sparato e ucciso in modo orribile e incomprensibile 14 studenti e ucciso un insegnante", ha commentato il governatore del Texas. "Uvalde è scioccata nel profondo. Le famiglie sono distrutte. I cuori sono per sempre in frantumi. Le persone sono giustamente arrabbiate per quello che è accaduto", ha aggiunto lo stesso Abbott.

"Gli agenti intervenendo alla scuola hanno salvato le vite di altri bambini", ha invece affermato la polizia nel corso della conferenza stampa per fornire aggiornamenti sulla strage alla scuola elementare. La polizia sta ancora indagando insieme all'Fbi per accertare il movente della strage in Texas: "Ci sono ancora molte domande senza risposta", ha ammesso alla Cnn Chris Olivarez, portavoce del dipartimento di Pubblica Sicurezza del Texas, spiegando che "stiamo cercando di determinare" se vi fosse un movente.

A uccidere il killer della scuola è stato un agente della Bortac, la Border Patrol Tactical Unit, divisione dell'autorità di frontiera americana specializzata nel rispondere a minacce terroristiche di tutti i tipi. L'agente, riporta Fox, si trovava nell'area nell'ambito di un'operazione contro il contrabbando illegale di immigrati negli Stati Uniti quando è scattato l'allarme.

Intervenuto subito, l'agente è riuscito a fermare i killer pur restando lievemente ferito.

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