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Strage alla Grande Moschea, la gru appartiene ai Bin Laden

Il bilancio sale a 107 morti e 238 feriti. Le autorità saudite sotto accusa: "Ci sono state falle nella sicurezza e negligenza"

Strage alla Grande Moschea, la gru appartiene ai Bin Laden

È salito ad almeno 107 morti e 238 feriti il bilancio dell’incidente di ieri in Arabia Saudita, dove una enorme gru è crollata sulla alla Grande Moschea della Mecca, durante una violenta tempesta. La Moschea di al-Haram ospita la Kaaba, il luogo più sacro per l’Islam, dove i pellegrini musulmani provenienti da tutto il mondo si riuniscono per il culto.

La gru crollata ieri sulla Grande Moschea appartiene a una società tedesca che lavora per il consorzio della famiglia Bin Laden, che da decenni ha ormai in appalto tutti i lavori di espansione del luogo sacro. Il BinLaden Group è stato creato dal padre del fondatore di al Qaeda Osama Bin Laden, Mohammed, e vanta un capitale di cinque miliardi di dollari. Il progetto per l’espansione della Grande Moschea della Mecca ha un valore di 14 miliardi di dollari ed è mirato ad aumentare l’accoglienza fino a 2,2 milioni di pellegrini alla volta. Le autorità hanno detto che un violento temporale con forti venti ha causato il crollo della gru, utilizzata nei lavori per l’espansione del sito di pellegrinaggio. Secondo Irfan al-Alawi, cofondatore della Islamic Heritage Research Foundation alla Mecca, ci sono state falle nella sicurezza e negligenza da parte delle autorità saudite.

Secondo un ingegnere, che ha voluto rimanere anonimo, la sciagura non è stata il frutto di un errore umano o di un fallo tecnico, ma "il volere di Allah".

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