Sub fatto a pezzi da uno squalo di quattro metri

Un episodio del genere a Sidney non si verificava da circa sessanta anni

Sub fatto a pezzi da uno squalo di quattro metri

Uno squalo bianco di circa quattro metri fa a pezzi un sub in Australia. Quello che potrebbe sembrare un set da film di Hollywood è invece realmente accaduto nel pomeriggio di mercoledì 16 febbraio a largo delle spiagge di un sobborgo di Sydney, dove un trentacinquenne inglese è stato aggredito mentre nuotava nei pressi della spiaggia di Little Bay.

Il tutto è avvenuto davanti agli occhi di alcuni bagnanti presenti sul posto e in modo particolare di alcuni pescatori che senza poter far nulla hanno assistito alla tragedia, che secondo gli abitanti del luogo non si verificava da circa sessanta anni. Per l’Abc, emittente che ha subito riportato la notizia, si tratta del primo attacco mortale nella capitale australiana dal 1963 anno in cui fu aggredita l’attrice Marcia Hathaway.

Nessuno, quindi, ha potuto far nulla per salvare Simon Nellist, istruttore britannico, impegnato in una esercitazione per una gara di beneficenza. È stato possibile recuperare i suoi resti solo a distanza di poche ore dall’incidente. Una squadra di specialisti ha dovuto versare della tintura verde per trovare quello che era rimasto di un cadavere a dir poco dilaniato. Quattro ambulanze e un elicottero, precipitatisi sulla spiaggia, non sono serviti praticamente a nulla.

“Urlava – afferma ai microfoni della nota emittente statunitense un testimone della tragedia – mentre lo squalo non si fermava. E’ stato terribile, sto ancora tremando e non riesco a smettere di vomitare”. Un racconto drammatico che preoccupa e non poco le autorità locali.

Secondo la biologa marina Vanessa Pirotta, intervistata da Abc, si tratterebbe di uno squalo bianco. Non sarà, quindi, semplice il ritrovamento dell’animale, che a causa dei cambiamenti climatici, avrebbe potuto modificare i suoi tradizionali spostamenti. Nonostante ciò chi di dovere, per mezzo dei nuovi droni e delle tecnologie, non si arrende per verificare se l’esemplare possa trovarsi ancora nei pressi di luoghi frequentati da famiglie e bambini.

Preoccupate le autorità locali, a partire dal sindaco di Randwick Dylan Parker, che sostiene come quelle “coste rappresentano il loro cortile di casa e perdere qualcuno in quel modo è davvero agghiacciante”.

Sconvolta un’intera comunità per la vicenda che riguardato l’istruttore di sub, che a breve si sarebbe dovuto sposare.

Quest’anno in Australia sono state tre le aggressioni, mentre lo scorso anno ventidue, ma non si esclude che nei prossimi mesi, quando le spiagge saranno più affollate, possano aumentare. Ecco perché, sin da adesso, si sta pensando a un protocollo per fare in modo che ci siano sempre meno contatti tra squali ed esseri umani.

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