Referendum in Turchia

Sulla scheda elettorale in Olanda spunta il nome di Erdogan

Il ministro da Ankara attacca ancora: "Wilders o Rutte? Entrambi sono fascisti"

Sulla scheda elettorale in Olanda spunta il nome di Erdogan

Un tratto a penna che alla scheda elettorale per le elezioni in Olanda aggiunge un nome in più, quello del Presidente turco Recep Tayyip Erdogan. Circola su facebook il foglio con lo sfottò nell'altrimenti serissima urna, al termine di una settimana che ha visto l'Aia e Ankara darsi battaglia per la scelta del premier Rutte di impedire i comizi dei ministri dell'Akp nel Paese.

Una crisi diplomatica che continua tra toni fortemente provocatori quella tra i due Paesi, che secondo gli analisti porterà più voti a Erdogan, impegnato nella campagna per il referendum del prossimo 16 aprile, giorno in cui la Turchia sarà chiamata a scegliere tra un sistema di presidenzialismo esecutivo e la prosecuzione di un percorso da repubblica parlamentare, pur con le difficoltà di uno Stato che sembra sempre di più virare verso l'autoritarismo.

Ancora oggi il ministro degli Esteri Mevlüt Çavuşoğlu ha attaccato Rutte, sostenendo che non c'è differenza tra lui e Wilders, candidato dell'estrema destra. Un richiamo alle parole di Erdogan, che ha definito "fascista" e "nazista" l'atteggiamento degli olandesi, che hanno impedito la campagna turca.

A un mese dal referendum, la battaglia per la Turchia si combatte anche in Europa. Con i sondaggi ancora in bilico, ogni voto in più conta.

Ed Erdogan, maestro nello sfruttare le crisi e il nazionalismo turco a suo vantaggio, questo lo sa benissimo.

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