Se non si fosse trovato un accordo sul programma nucleare iraniano, gli Usa avrebbero potuto attivare il piano “Nitro Zeus”, un imponente attacco hacker progettato dal Cyber Command per disabilitare le difese aeree dell'Iran, così come i sistemi di comunicazione e le principali infrastrutture elettriche del Paese. Nitro Zeus è stato sviluppato dietro specifica richiesta del presidente Barack Obama per “un piano militare dettagliato contro l'Iran qualora la diplomazia avesse fallito”. Costato decine di milioni di dollari, è stato strutturato per “spegnere” l’Iran prima di un massiccio attacco degli Stati Uniti che avrebbe dovuto azzerare ogni capacità militare di rappresaglia di Teheran.
“Se l’Iran avesse attaccato gli Stati Uniti o gli alleati nella Regione, Nitro Zeus sarebbe stato attivato”.
Il Pentagono sviluppa costantemente piani di emergenza, ma quello contro l’Iran ha ricevuto priorità assoluta per un principale scopo: Israele. La Casa Bianca, infatti, temeva che il primo ministro Benjamin Netanyahu avesse deciso di colpire preventivamente gli impianti nucleari iraniani. Se avessero attaccato, gli Stati Uniti sarebbero stati coinvolti inevitabilmente nelle ostilità. Oltre a Nitro Zeus, i servizi segreti Usa hanno sviluppato un altro tipo di attacco informatico, specificatamente progettato per disabilitare il sito nucleare di Fordo, che l'Iran ha costruito dentro una montagna, vicino la città di Qom. L’operazione contro l’impianto di Fordo, scoperto nel 2009 e gestito dal Corpo delle Guardie Rivoluzionarie, era considerata segreta: Obama avrebbe potuto autorizzarla anche se non fosse scoppiata una guerra (le nuove direttive presidenziali conferiscono al solo presidente degli Stati Uniti il potere di ordinare un attacco cibernetico offensivo, così come avviene per l’utilizzo di armi nucleari).
Il sito di Fordo è sempre stato in cima alla lista degli obiettivi del Pentagono: è considerato anche l’impianto più protetto dell’Iran. Il worm (diffuso fisicamente tramite agenti israeliani infiltrati o in remoto) scritto dagli hacker del Pentagono avrebbe attaccato i software delle centrifughe iraniane, distruggendone le capacità di alimentazione. E’ ritenuto l’ultimo codice dell’Operazione “Giochi Olimpici”, creata da Bush nel 2006.
In base ai termini dell'accordo sul nucleare, due terzi delle tremila centrifughe di Fordo sono state rimosse, insieme a tutto il materiale radioattivo.
Nella struttura non si può svolgere alcun tipo di lavoro connesso al nucleare ed è in fase di conversione per altri fini. L'esistenza di Nitro Zeus, è stata scoperta per caso durante la realizzazione del documentario “Zero Giorni”, diretto da Alex Gibney, che esordirà nelle prossime ore al Festival di Berlino.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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