Attentato a Londra

Il tassista e gli agenti a mani nude: gli eroi di Londra

Dal tassista che ha provato a colpire il furgone ai poliziotti disarmati che li hanno affrontati solo col manganello o a mani nude: ecco chi sono gli eroi di Londra

Il tassista e gli agenti a mani nude: gli eroi di Londra

Otto minuti di terrore e tre terroristi. Ma anche diversi eroi che hanno tentato in tutti i modi di arginare la furia dei jihadisti che ieri sera hanno attaccato Londra.

Come il tassista che ha provato in ogni modo a intercettare e fermare i killer. Lo ha raccontato lui stesso all'Independent, che lo identifica solo come "Chris". L'uomo era in servizio e ha girato con la sua auto verso Borough Street. Lì ha visto il furgone bianco guidato dai jihadisti che sfrecciava a 80 chilometri all'ora, travolgendo deliberatamente i pedoni e brandendo "i loro lunghi coltelli".

"A quel punto ho tentato di invertire la marcia per fermarli investendoli", racconta, "Ho pensato: ora lo tiro giù con il taxi e lo fermo". Ma non è andata come sperava: "Stavo per investirne uno, ma mi ha schivato e tre agenti di polizia sono arrivati correndo verso di loro con i loro manganelli in pugno".

E poi ci sono i poliziotti. Un agente della polizia trasporti che ha affrontato con il solo manganello i terroristi. Un altro, appassionato di rugby, che era fuori servizio ma ha cercato di fermare la furia omicida a mani nude.

Il primo era stato assunto da appena due anni, ha cercato di fermare un terrorista all'esterno della stazione metro di London Bridge ed è stato accoltellato al volto. "Ha mostrato grande coraggio di fronte al pericolo, come altri presenti che si sono precipitati ad aiutare", ha raccontato il capo della British Transport Police, Paul Crowther, che è oggi è andato a trovarlo in ospedale e gli ha detto che è "orgoglioso" di lui. L'uomo è rimasto ferito alla faccia, alla testa e alla gamba, ma non è in pericolo di vita.

Così come non è in pericolo di vita l'agente che ha affrontato a mani nude i terroristi.

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