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Torna l'orrore dell'Isis. Decapitato l'ostaggio americano

Kassig era apparso alla fine del video in cui si mostrava la decapitazione di Henning nel mese di ottobre. La conversione all'Islam non gli ha salvato la vita

Torna l'orrore dell'Isis. Decapitato l'ostaggio americano

Torna l'orrore dell'Isis. Ancora una decapitazione a opera degli jihadisti. Questa volta la vittima è Peter Kassig, ostaggio americano. L'Isis ha annunciato la sua decapitazione in un nuovo video in cui si mostra l’uccisione dell’ostaggio in Siria. A riportare la notizia è Skynews. Kassig, 26 anni, era apparso alla fine del video in cui si mostrava la decapitazione dell'operatore umanitario britannico Alan Henning nel mese di ottobre. I terroristi islamici avevano minacciato di uccidere anche l'americano. E così hanno fatto. La famiglia dell'ex soldato, in un video di Skynews, aveva spiegato che il figlio si era convertito all'Islam dopo essere stato catturato dall'Isis e che aveva assunto il nome di Abdul-Rahman.

Nel video, postato dall’Isis su diversi siti jihadisti, si vede un boia con il volto coperto in piedi accanto ad una testa decapitata. Kassig era stato rapito il 1 ottobre 2013 mentre si trovava in Siria dove lavorava come operatore umanitario. Ex ranger, dopo aver intrapreso corsi per diventare assistente medico, si era trasferito in Libano, dove aveva fondato l’organizzazione no profit Sera (Special Emergency Response and Assistance).

La madre di Kassig, lo scorso 9 ottobre, si era rivolta direttamente al Califfo dell’Isis Abu Bakr al Baghdadi per chiedergli di "parlare". "Sto provando a mettermi in contatto con lo Stato islamico a proposito della sorte di mio figlio. Sono una donna anziana e Abudl Rahman (il nome di Peter dopo la conversione all’Islam, ndr) è il mio unico figlio. Mio marito e io siamo soli, senza alcun aiuto dal governo. Vorremmo parlare con te. Come possiamo raggiungerti?", aveva scritto la madre di Kassig su Twitter.

"Questo è Peter Edward Kassig, cittadino statunitense, del vostro Paese. Peter, che ha combattuto contro i musulmani in Iraq, quando era soldato". Sono le parole pronunciate dal militante dello Stato islamico che compare nel video in cui annuncia la decapitazione dell'ostaggio statunitense. L'uomo parla con un chiaro accento britannico, anche se la sua voce distorta ne rende difficile l'identificazione. Nel video viene mostrata anche quella che sembra una decapitazione di massa di diversi soldati siriani. Il militante minaccia inoltre i militari Usa, dicendo che andranno incontro a una fine simile. Nel video si identifica la località dell'uccisione come Dabiq, piccola città siriana nella

538em;">provincia di Aleppo, vicino al confine con la Turchia.

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