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Tunisi accusa la Turchia: agevola transito jihadisti

Dure accuse dal ministro degli Esteri tunisino Baccouche. Sgominate altre due cellule terroristiche legate alla strage del Museo del Bardo: 21 arresti

Tunisi accusa la Turchia: agevola transito jihadisti

L'accusa è molto dura: le autorità turche agevolerebbero il transito di militanti verso la Siria e l’Iraq, dove si uniscono ai ranghi dei gruppi jihadisti. A muoverla è la Tunisia, attraverso il ministro degli Esteri Taieb Baccouche, a due settimane dall’attentato contro il museo del Bardo a Tunisi, rivendicato dai jihadisti del sedicente Stato islamico. "Abbiamo chiesto al nostro ambasciatore in Turchia - ha detto il ministro - di richiamare l’attenzione delle autorità locali sul fatto che non vogliamo che una nazione musulmana come la Turchia aiuti direttamente o indirettamente il terrorismo in Libia, agevolando il transito dei terroristi" . Per Baccouche la Turchia è un "punto di passaggio" per i jihadisti che vogliono andare sia in Siria sia in Libia e che da lì si infiltrano anche nel territorio tunisino.

Intanto prosegue la morsa delle forze di sicurezza tunisine contro i terroristi. Il ministero dell’Interno ha annunciato che sono state smantellate due cellule terroristiche sospettate di aver avuto un ruolo nell’attacco al museo, fornendo supporto logistico e armi agli attentatori. Con gli ultimi 21 arresti sale a 46 il numero delle persone finite in manette dopo l’attacco in cui hanno perso la vita 21 turisti, tra i quali quattro italiani, e un poliziotto tunisino.

Ma concretamente chi ha messo in atto l'attentato? Le autorità tunisine accusano il gruppo terroristico Okba Ibn Nafaa, legato ad al-Qaeda nel Maghreb islamico (Aqmi), il cui capo è stato ucciso insieme ad altri sette membri in un raid della scorsa settimana nella regione di Gafsa. Le immagini delle ultime persone arrestate, diffuse dal primo canale della tv nazionale "Watanya 1", mettono in evidenza che la maggior parte dei fermati si vestiva in stile europeo, con pantaloni di colori sgargianti e camicie sportive.

Svolta diplomatica con la Siria?

Dopo oltre tre anni di rottura delle relazioni diplomatiche con la Siria, il ministro degli Esteri tunisino ha annunciato che la Tunisia ha intenzione di riannodare i rapporti diplomatici con Damasco.

Pur non indicando date specifiche, un portavoce ha aggiunto che la Tunisia si sta preparando ad accogliere nuovamente l’ambasciatore siriano a Tunisi e a riaprire una sua rappresentanza in Siria.

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