Uk, istituito primo carcere per detenuti transessuali

La comunità Lgbt del Regno Unito ha accolto con favore la svolta varata dalle autorità di Londra, ma, al tempo stesso, ha esortato l'esecutivo May a "fare di più"

Uk, istituito primo carcere per detenuti transessuali

Il governo del Regno Unito ha in questi giorni annunciato l'istituzione del primo carcere sul territorio nazionale destinato a "detenuti transgender".

Per effetto di tale decisione, mirante, a detta dell'esecutivo May, a "umanizzare" il sistema penitenziario britannico, all'interno di un istituto di pena per ospiti donne situato a Sud di Londra verrà costituita un'apposita "sezione per transessuali". Il carcere HMP Downview, nel quartiere londinese di Sutton, verrà infatti "riadattato" per accogliere tale categoria di detenuti, i quali, una volta trasferiti nella nuova sezione, saranno soggetti al "divieto assoluto" di avere contatti con le donne presenti nella struttura. I primi ospiti delle nuove celle saranno tre individui in procinto di completare la "transizione" dal genere maschile a quello femminile.

David Gauke, ministro della Giustizia nell'esecutivo May, ha presentato l'istituzione del carcere per transessuali come una misura capace di rendere l'ordinamento penitenziario nazionale "maggiormente sensibile" verso l'"identità sessuale" di ogni soggetto sottoposto a restrizioni di libertà. La scelta di tenere separati i transgender dalle detenute sarebbe stata inoltre motivata, a detta di Gauke, da alcuni episodi di "abusi" verificatisi recentemente, all'interno di diverse carceri britanniche, in alcune celle miste. Numerose donne ospiti di penitenziari sarebbero state infatti "violentate" da compagni di cella transessuali, ossia uomini prossimi alla conclusione del "cambio di identità di genere".

La comunità Lgbt del Regno Unito ha accolto con favore la svolta varata dalle autorità di Londra, ma, al tempo stesso, ha esortato l'esecutivo May a "fare di più".

Ad avviso degli esponenti di tale minoranza, il sistema penitenziario del Regno Unito, per divenire pienamente "rispettoso delle identità sessuali individuali", dovrebbe essere caratterizzato, oltre che dalle neoistituite sezioni speciali per detenuti in procinto di cambiare genere, anche da un "corpo di guardie carcerarie transgender". Queste ultime, ad avviso della comunità Lgbt, saprebbero trattare "con la dovuta delicatezza" gli ospiti transessuali degli istituti di pena britannici.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica