Gli Usa inviano caccia in Finlandia e Mosca scalda i missili

Il paese scandinavo negli ultimi anni si è allineato con la politica dell’Alleanza. Mosca si è sempre opposta ad una ulteriore espansione della Nato, in particolare nella regione del Mar Baltico

Gli Usa inviano caccia in Finlandia e Mosca scalda i missili

Gli Stati Uniti, per la prima volta nella storia della NATO, invieranno caccia F-15 in Finlandia e relativo personale di supporto in vista di un’esercitazione che si svolgerà il prossimo maggio. Il paese scandinavo, che confina ad est con la Russia, non è membro della NATO, ma negli ultimi anni si è allineato con la politica dell’Alleanza. Le manovre militari dureranno due settimane e coinvolgeranno gli F-15 del 123° Fighter Squadron con sede a Portland e personale dell’Oregon Air National Guard. Potrebbero prendere parte anche Norvegia e Svezia. Il tempismo del Pentagono nel comunicare il dispiegamento degli F-15 in Finlandia, seppur momentaneo, è a dir poco curioso. Arriva, infatti, 24 ore dopo le dichiarazioni del Ministro della Difesa russo Sergei Shoigu nel presentare la vasta esercitazione militare che coinvolgerà truppe aviotrasportate, aviazione e marina. I russi intendono dimostrare la mobilità delle proprie truppe di riserva, in una missione di proiezione a 1800 miglia di distanza a sud-ovest del Paese. Saranno coinvolti 8.500 soldati, 200 aerei e 50 navi da guerra. L’esercitazione per verificare l'interoperabilità delle forze aeree della NATO con i paesi “amici”, dovrebbe scoraggiare proprio una potenziale aggressione russa.

Quei caccia USA in Finlandia potrebbero acuire ancora di più i già delicati rapporti tra l’Occidente e la Russia. Mosca si è sempre opposta ad una ulteriore espansione della NATO, in particolare nella regione del Mar Baltico, minacciando il rischieramento di missili tattici. La risposta del Cremlino per manovre militari che coinvolgeranno paesi storicamente neutrali non si farà attendere. Vicina all’Unione Sovietica durante la guerra fredda, la Finlandia dopo la caduta dell’URSS si è sempre più allineata con la NATO. La forza aerea della Finlandia è composta da una linea di volo formata da 61 caccia multiruolo F/A-18 C/D Hornet. Per dottrina, Helsinki utilizza i suoi caccia per la sola difesa interna, strutturata sfruttando la conformazione del territorio.

La Svezia, già minacciata dal puntamento di missili balistici russi qualora fosse entrata nella NATO, da alcuni mesi ha iniziato a fortificare l’isola di Gotland, ritenuta l’anello debole della difesa svedese. Il governo ha deciso di fortificarla, dotandola di batterie missilistiche, in grado di proteggere le navi in rotta verso San Pietroburgo e bersagliare vettori in avvicinamento.

La chiave della strategia difensiva della Svezia è proprio l’Isola di Gotland. Se ben presidiata e difesa, nessun nemico può attaccare il suolo svedese. Tuttavia, se Gotland cadesse, un nemico potrebbe dominare tutta la Svezia con missili tattici.

L’apparato militare svedese si basa sulla capacità di spostare truppe ed attrezzature velocemente lungo percorsi prestabiliti che attraversano il paese. I “combat engineer battalions”, per esempio, sono schierati presso la base di Eksjö nel sud del paese, mentre l'artiglieria pesante così come la fanteria del Norrbotten Regiment sono schierati a Boden, nel nord. Ciò significa che per raggiungere Gotland da Boden si dovrebbero percorrere 1000 km. Le truppe poi, per raggiungere l’isola dovrebbero imbarcarsi presso il porto di Nynäshamn. Ci sarebbe anche un’altra unità di fanteria, distante 200 km nell’entroterra svedese, ma dovrebbe comunque imbarcarsi primo di raggiungere Gotland. Considerando i preparativi ed il viaggio, le unità svedesi raggiungerebbero Gotland in quattro-cinque giorni, tempo ritenuto sufficiente per consentire ai russi di fortificare l’isola. Ogni battello svedese sarebbe poi affondato ancor prima di raggiungere la riva. Gotland, secondo la nuova dottrina, dovrebbe ospitare una brigata dotata di carri armati, fanteria meccanizzata, artiglieria, sistemi di difesa aerea, genieri e logistica.

Altre due brigate simili dovrebbero essere dislocate nel nord e nel sud del Paese. Questa forza avrebbe metà della potenza di quella schierata durante la guerra fredda, ma sarebbe abbastanza forte da resistere ad un attacco russo (almeno fino all’arrivo degli americani).

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