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Così l'America torturava in Iraq e in Afghanistan. Le foto sono centinaia

Una battaglia lunga un decennio si è conclusa con la messa online delle immagini. Amnesty: "Una piccola parte di una storia d'orrore"

Così l'America torturava in Iraq e in Afghanistan. Le foto sono centinaia

Maltrattamenti e abusi. Prigionieri torturati in Iraq e in Afghanistan nelle malfamate prigioni americane, nell'arco di tre anni, dal 2003 al 2006, della presidenza Bush. C'è questo in 198 immagini pubblicate online dal Dipartimento della Difesa americano, il risultato di una battaglia legale che si trascinava da anni.

Sessantacinque militari, secondo il dipartimento, sono stati condannati in America per gli abusi accertati nel periodo successivo all'occupazione dell'Iraq e alla caduta del regime di Saddam Hussein. Ed è proprio da indagini interne alle forze armate che arrivano le foto, che mostrano lividi ed escoriazioni sui prigionieri.

Dal 2004 l'Unione americana per le libertà civili lottava perché le immagini che mostrano gli abusi dei militari fossero rese pubbliche. E se si può parlare di una vittoria, è certo di rilievo ben inferiore a quello che gli attivisti avrebbero voluto, cioè la pubblicazione di un corpus di 2000 immagini che sono in possesso del Pentagono.

"Le foto pubblicate oggi rappresentano solo una piccola parte della storia di orrore nella prassi del governo degli Stati Uniti", ha scritto in un comunicato il direttore del programma Sicurezza e diritti umani di Amnesty International in America, Naureen Shah.

Torture Pentagono

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