Mentre in Italia prende sempre più piede il dibattito sull'adozione delle pistole elettriche - note come taser - da parte delle forze dell'ordine, la Città del Vaticano gioca d'anticipo e già da qualche giorno ha deciso di equipaggiare i membri della gendarmeria pontificia con quelle che vengono classificate come "armi da difesa meno che letali". La decisione della Santa Sede, che va ad accompagnare la recente introduzione dei fucili mitragliatori nell'armamentario della polizia vaticana, è nata per poter garantire una maggiore sicurezza della figura del Papa e dei fedeli, specialmente durante le numerose uscite pubbliche del pontefice, dove è spesso circondato da grandi masse di persone; situazioni critiche che aumentano notevolmente il rischio di attentati terroristici, già elevato malgrado le stringenti misure di sicurezza. Il Vaticano però precisa come l'utilizzo del taser sia da ritenersi esclusivamente: "A salvaguardia della vita", nonostante le numerose critiche mosse contro questo tipo di dispositivi.
Le pistole taser, che tramite delle scariche elettriche ad alto voltaggio inducono la contrazione dei muscoli del soggetto paralizzandolo, sono infatti molto contestate dalle associazioni per i diritti umani, le quali imputano ad esse numerosi casi di morte avvenuti nel corso degli anni, in particolare negli Stati Uniti dove l'arma e regolarmente impiegata dalle forze dell'ordine. Un rapporto di Amnesty International afferma che: "Nel Nordamerica (Usa e Canada), dal 2001, il numero delle morti direttamente o indirettamente correlate alle taser è superiore al migliaio. Nel 90 per cento dei casi, le vittime erano disarmate", mentre secondo il Comitato delle Nazioni Unite contro la tortura: "L'uso del taser X26, provocando estremo dolore, costituisce una forma di tortura e in alcuni casi può portare anche alla morte, come mostrato da alcuni studi e da alcuni casi verificatisi dopo l'uso pratico dell strumento".
L'annuncio della Città del Vaticano arriva inoltre pochi giorni dopo le dichiarazioni del capo della Polizia di Stato Franco Gabrielli sull'imminente introduzione dei taser nell'equipaggiamento delle forze dell'ordine. Una decisione fortemente auspicata anche dal ministro dell'Interno Matteo Salvini, che intende far partire entro due o tre settimane la sperimentazione congiunta del dispositivo da parte di Carabinieri, Polizia e Guardia di Finanza.
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