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WikiLeaks, l'Ecuador ha speso 5 milioni per proteggere Assange

I rapporti descrivevano in dettaglio le interazioni di Assange con il personale dell'ambasciata, i suoi legali e i visitatori. E anche sui suoi cambiamenti di umore

WikiLeaks, l'Ecuador ha speso 5 milioni per proteggere Assange

Spiato da anni attraverso delle telecamere nascoste. Protagonista di questo fatto insolito è uno degli uomini più discussi del pianeta: il fondatore di WikiLeaks Julian Assange. Il 46enne vive all'ambasciata dell'Ecuador a Londra dal giugno del 2012.

Come rivelato dal Guardian, il governo di Quito ha speso cinque milioni di dollari in un'operazione segreta di sicurezza per proteggerlo. Una società internazionale di sicurezza, ingaggiata dal governo ecuadoriano, filmava e monitorova segretamente tutte le attività della sede diplomatica. Il tutto all'insaputa dell'ambasciatore. Ma come faceva? la società aveva affittato un appartamento da 2800 sterline al mese ina dimora inglese dell'età edoardiana proprio dietro all'ambasciata dove alloggiava il team incaricato della sorveglianza.

I rapporti descrivevano in dettaglio le interazioni di Assange con il personale dell'ambasciata, i suoi legali e i visitatori, soffermandosi anche sui suoi cambiamenti di umore. E nel 2014 scoprirono che Assange era riuscito a penetrare nel sistema informatico dell'ambasciata e ne intercettava le comunicazioni. Oltre 200mila dollari sono stati inoltre spesi per tre agenti sotto copertura per azioni di "intelligence e contro spionaggio".

Approvata dall'allora presidente dell'Ecuador Rafael Correa e il suo ministro degli Esteri Ricardo Patino, l'operazione Hotel era condotta dal Senain, i servizi d'intelligence del paese latinoamericano.

Il Senain è stato smantellato in marzo dal nuovo presidente Lenin Moreno.

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