Una montagna di soldi per mandare a casa Obama

Ad animare la campagna elettorale per le primarie repubblicane negli Stati Uniti, e poi le presidenziali 2012, saranno i Super PACs: comitati elettorali ufficialmente indipendenti che possono rastrellare fondi senza alcun limite. Nel 2008 Obama raccolse più di 600 milioni. Ma il record sarà polverizzato

Una montagna di soldi per mandare a casa Obama
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Washington - Non è automatico che chi raccoglie più soldi conquisti la Casa Bianca. Però non si è mai vista una campagna presidenziale terminare con la vittoria di un candidato "povero". Le risorse finanziarie sono un prerequisito necessario per diventare presidente degli Stati Uniti. E, nel corso delle campagne elettorali, il fundraising diventa una sorta di "termometro" da cui si evince se le cose stanno andando bene oppure no.

Uno storico sito ultra liberal, Moveon.org, nei giorni scorsi ha manifestato la propria rabbia nei confronti di Obama: "Siamo estremamente delusi", ha detto Justin Ruben, direttore di quello che è stato, sul web, uno dei principali motori del consenso di Obama nella campagna 2008. Non piacciono le posizioni del presidente sul debito pubblico, le politiche ambientali e quelle economiche. Una delusione che potrebbe essere molto pericolosa per Obama, visto che Moveon.org nel 2008 mobilitò un milione di volontari e raccolse 88 milioni di finanziamenti.

Quest'anno c'è una grossa novità all'orizzonte. E' rappresentata dai Super PACs, comitati elettorali spontanei che, per una recente sentenza della Corte Suprema, non hanno vincoli nella raccolta dei fondi. Prima i PAC (Political action committee) potevano raccogliere un massimo di 2.500 dollari a donatore, ora questo limite è saltato. Ufficialmente indipendenti (cioè non collegati direttamente ai candidati né ai partiti), i PACs possono rastrellare fondi da aziende, sindacati e altri gruppi o singoli cittadini.

Tra i Repubblicani è subito scattata la corsa per dare vita a questi formidabili strumenti "cattura soldi". Fred Davis, uomo di fiducia dell'ex ambasciatore in Cina Jon Hunstman, ha lasciato lo staff del candidato per fondare un comitato. Questa estate Steve Roche, uno dei più grandi fundraiser di Mitt Romney, ha fatto la stessa cosa rimettendo in piedi un vecchio comitato indipendente pro Romney. Ovviamente non poteva mancare all'appello Rick Perry. Per il governatore del Texas si è mosso il capo dello staff Mike Toomey: ha messo in piedi un Super Pac con l'obiettivo ambizioso di raccogliere almeno 55 milioni di dollari. Non proprio bruscolini. Ma per arrivare alla Casa Bianca non è che un assaggio...

Dubbi morali Anche se ormai è perfettamente legale raccogliere fondi senza alcun limite - purché a farlo siano gli indipendenti "super comitati" - in America ci si continua a interrogare sull'opportunità di questa scelta. La campagna elettorale del 2008, la più costosa di sempre, si basò su un sistema che poneva precisi paletti ai donatori. Questo doveva servire a evitare un eccesso di condizionamento della politica da parte dei finanziatori.

Cosa cambierà adesso? La politica finirà con l'essere sempre di più nelle mani - mai così ben nascoste - dei grandi potentati economici? Una cosa sola è certa: il record di 600 milioni di dollari raccolti da Obama sarà facilmente superato.

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