Un unico ospedale di circa 600 posti letto per il Ponente genovese, un nuovo Galliera e un nuovo blocco chirurgico a San Martino: questi i punti salienti riguardanti Genova del nuovo piano di riorganizzazione sanitaria della Liguria, presentato ieri dallassessore regionale Claudio Montaldo alla Commissione Sanità del consiglio comunale.
Alla Commissione servizi sociali, piano regolatore sociale e sanità, presieduta da Margherita Biggi,hanno partecipato 24 consiglieri comunali, lassessore comunale alla sanità Roberta Papi e i presidenti dei Municipi.
«Entro sei mesi deve arrivare in consiglio regionale una proposta sulla localizzazione di un unico ospedale del Ponente cittadino su indicazione del Comune e dei municipi - ha detto Montaldo - in base alla delibera del consiglio regionale del primo agosto si è scelto di dare vita a un unico ospedale con un dipartimento demergenza e specialità che lo qualificano, che sia baricentrico tra costa ed entroterra e sostituisca Sampierdarena, Pontedecimo, Sestri Ponente e Voltri».
Montaldo ha aggiunto che «ci sarà un nuovo Galliera e un nuovo blocco chirurgico affiancato al monoblocco di San Martino». «Si andrà invece al superamento di due strutture ospedaliere: Santa Corona di Pietra Ligure e Villa Scassi», ha aggiunto Montaldo. Lassessore regionale ha ribadito che si punterà sulla residenzialità per anziani (680 posti mancanti nellAsl 3), sullassistenza a domicilio e sui percorsi riabilitativi. Inoltre ha annunciato lincremento di 170 posti nella riabilitazione. «I nuovi posti si aggiungeranno ai quasi 700 attuali, vale a dire la metà del fabbisogno totale di 1400 posti. Gradualmente raggiungeremo lobiettivo», ha detto Montaldo.
Alcuni consiglieri comunali hanno sottolineato la necessità di «chiudere ospedali solo quando sia ultimato quello nuovo» (Cecconi di Forza Italia). Mentre Arcadio Nacini di Rifondazione comunista ha chiesto di calcolare i tempi di percorrenza per raggiungere il nuovo ospedale dalle varie zone cittadine.
Tuttavia Montaldo, a margine della seduta della commissione sanità del consiglio comunale di Genova alla quale ha illustrato il piano di riorganizzazione ospedaliera, si è detto «perplesso» sulla formula del project financing per la costruzione dei nuovi ospedali.
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