Montanelli, emesso un francobollo per «Cilindro»

Non sarà la foto storica, quella di Indro giovane inviato, seduto su una pigna di libri, cappello in testa, e la Olivetti lettera 22 sulle ginocchia, ai piedi di un portone chiuso. Non sarà questa immagine, cara a milioni di italiani, quella che ricorderà Indro Montanelli in un francobollo commemorativo del centenario della sua nascita che ricorre il 22 aprile. Sarà invece una fotografia più familiare a chi ha condiviso con il Direttore almeno qualche scampolo di vita professionale: gli immancabili occhiali, stavolta appoggiati alla mitica Lettera 22 sul tavolo in cui il Direttore dei direttori, nella sua tipica posa curva e sguardo penetrante, sfoglia un quotidiano. Già, un quotidiano. Ma quale?
È questo il rebus che non risolveremo mai, preparato apposta per gli italiani dagli artisti, autori del francobollo da 60 centesimi che verrà emesso il 22 aprile con annullo speciale a Fucecchio (paese natale di Cilindro). Dove infatti si dovrebbe riconoscere la testata appare la scritta «1909-2001 Indro Montanelli». Data di nascita e di morte, sempre il 22, aprile per l’alfa, luglio per l’omega, nell’anno in cui ricorrono i cent’anni dei suoi natali. Un rebus, quello della testata, dicevamo, irrisolvibile.

Un indovinello studiato forse apposta per legare Montanelli al giornalismo più che a un quotidiano specifico; per abbracciare in un colpo solo il Corriere della sera che lo fece diventare famoso, il Giornale che ha fondato nel ’74 e diretto per vent’anni e da cui aveva sempre detto di voler uscire solo dopo morto, ma il destino, più onnipotente di Cilindro, aveva deciso diversamente. Infine la Voce, ultima nata e prima abortita, nel trittico delle esperienze professionali del più autorevole dei giornalisti italiani, che ha firmato moltissimi libri sulla Storia d’Italia con e Roberto Gervaso.

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