Silvia Marchetti
In un solo giorno si possono saziare occhi, palato e corpo. La riserva naturale del Monte Soratte, la montagna sacra agli antichi romani che sorge a nord di Roma lungo la via Flaminia, è un vero paradiso terrestre. In un mix di sacro e profano, di storia e leggenda, i romani che per un giorno vogliono sfuggire al caos cittadino possono passare un weekend allinsegna del benessere. La montagna è passata alla storia come il cuore della Tuscia, terra dinsediamento di popoli pagani quali i Sabini, i Falisci e gli Etruschi. Per gli appassionati di trekking ci sono le escursioni allinterno della riserva, suddivise in 11 percorsi differenziati per grado di difficoltà e per tipo di vegetazione. Insomma, è impossibile annoiarsi del paesaggio. Chi preferisce invece andare in bici può scegliere una delle piste ciclabili che percorrono la parte centrale della riserva. Per i più pigri cè lantico paesino di SantOreste che sorge alle pendici della riserva e da lì godersi una vista mozzafiato di 360 gradi sulla valle tiberina, dal Terminillo al Monte Amiata. Mangiare in un ristorantino tipico assaggiando i «gnocchetti con i fagioli» conditi con lolio della zona e accompagnando il pasto con un vino, come il «Legno Duro», il cui nome può ingannare ma non il gusto.
Se cè tempo, prima di riprendere la macchina e tornare in città, è consigliabile visitare il museo naturalistico che è parte integrante della riserva naturale. Si trova allinterno del paesino di SantOreste presso lantico palazzo rinascimentale Caccia-Canali - situato su piazza Cavalieri Caccia - realizzato nel Cinquecento dallarchitetto Vignola con stupendi affreschi e decorazioni.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.