Santa Margherita Ligure - E' ancora botta e
risposta a distanza e a tinte forti fra il presidente del
Consiglio Romano Prodi e quello di Confindustria Luca Cordero di
Montezemolo, dopo le polemiche seguite all'Assemblea annuale
degli industriali.
Mentre dal tradizionale convegno dei Giovani imprenditori di
Santa Margherita Ligure Montezemolo ribadiva che "l'Italia ha
bisogno di una politica forte", che sappia coniugare "il
Palazzo con i cittadini e con le imprese", una politica che
"venga riconosciuta autorevole, in termini di idee e
progetti", il premier è tornato sulla questione. "A me - ha
affermato questa mattina dai microfoni di Radio 24 - va
benissimo che Confindustria si occupi di politica, ma credo che
si debba occupare anche di come rispondere alla Cina, all'India,
all'Asia. Tutti sono cittadini e si fa bene a dire la propria.
Credo anche che le associazioni hanno la legittimazione di dare
una risposta ai problemi del loro settore". E ancora, è
tornato il premier riferendosi all'assise confindustriale della
scorsa settimana: "Avrei voluto sapere qualcosa di più sulle
imprese e la situazione economica del paese. Se vado ad una
assemblea economica e non parlo soprattutto di problemi che mi
competono, allora mi fischiano e sono messo ko".
Montezemolo, per usare un'espressione da lui più volte
utilizzata in altre occasioni, si è sentito 'tirato per la
giacca'. "Forse - ha risposto - il presidente quel giorno
magari aveva molte riflessioni e cose a cui pensare e si è
concentrato di più sulle ultime pagine" della relazione.
Mentre l'inizio - ha ricordato - è stata invece dedicata
proprio ai temi del mondo imprenditoriale. Relazione in cui - ha
aggiunto - "con lealtà e chiarezza, ma anche con grande
trasparenza come cittadini e imprenditori, chiedevamo una
riforma generale del sistema, compreso il tema dei costi della
politica. Con molto rispetto - ha aggiunto - per la persona e
per le istituzioni vorrei a nome degli imprenditori italiani
dire che noi ci confrontiamo con il presidente Prodi dal primo
giorno. Anzi addirittura dalla campagna elettorale".
"Impegni non mantenuti dal governo" Proprio in
campagna elettorale - ha ricordato - "ci fu proposta la
riduzione di 5 punti del cuneo fiscale, poi diventati 3 e che
poi sono stati trasferiti a luglio. Ciò nonostante
all'assemblea abbiamo detto che apprezziamo fin dal primo
momento l'impegno".
Nella relazione - ha continuato - "ho detto cose importanti.
Ho parlato della produttività e delle relazioni industriali,
degli straordinari e dei contratti; abbiamo parlato di fisco,
dell'innovazione per le imprese, delle pensioni, del tema degli
istituti tecnici per le imprese. Abbiamo detto che siamo pronti
a scambiare meno incentivi con meno tasse". E non solo: "di
ambiente, di energià, di investimenti pubblici e di politiche
industriali". Una scaletta molto ampia composta da temi - ha
sottolineato - "diventati una vera agenda del Governo".
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