Monti è ottimista: "Mancano pochi mesi per chiari segnali di ripresa"

Il premier lancia l'appello: "Non sprecare la fiducia raccolta, di cui iniziamo a toccare i benefici". Poi rivendica di aver battuto i pugni sul tavolo in Europa

Monti è ottimista: "Mancano pochi mesi per chiari segnali di ripresa"

Ora Monti vede la luce in fondo al tunnel. "Alla ripresa mancano pochi mesi, spero pochi, quelli che ci mancheranno all’emergere chiaro di segni di ripresa". Il presidente del Consiglio lo dice al Forum della Coldiretti, a Cernobbio. POi, con malcelato orgoglio, rivendica: "Nessuno ci può accusare di aver preso poche decisioni in questi mesi, semmai troppe". Ovviamente ciò che più conta sono i risultati, ma su questo Monti è sempre stato - e resta - fiducioso.

"Ci si sorprende - prosegue il premier - che le riunioni del Cdm durano a lungo. Il motivo è che non arriviamo in Consiglio con l’indicazione dei partiti ma con il desiderio di confrontare le opinioni e non è una diminutio ma un valore aggiunto se il dialogo ci fa migliorare le cose. Del resto, credo che nessuno possa accusarci di aver preso in questi 11 mesi poche decisioni, semmai - dice con malcelato orgoglio - ne abbiamo prese troppe".

"Voi - dice Monti rivolgendosi agli imprenditori della Coldiretti - rappresentate un settore fondamentale per l'Italia non solo a livello economico, ma anche a livello sociale e culturale. Per questo il ruolo di Mario Catania non è solo quello di ministro dell'Agricoltura, ma è anche quello di portatore di quei valori e aspetti di società e civiltà, così rilevanti nel mondo di cui siete espressione".

"In Europa, prosegue il capo del governo - bisogna picchiare i pugni sul tavolo ma ci sono persone che sono più dure di quei tavoli". Poi, guardando all'esperienza del suo governo, ricorda: "L'Italia è d’accordo nel cedere quote crescenti di sovranità all’Europa ma stavamo rischiando a fine 2011 di avere una asimettrica perdita di sovranità".

Ma a che punto siamo con la

crisi nel Vecchio Continente? Monti ha le idee chiare: in Europa "anche grazie al contributo dell’Italia sono stati fatti progressi in campo bancario e passi verso l’uscita dalla crisi per la governance europea".

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