Letizia Moratti modella per un giorno. Tailleur nero, camicia di seta bianca con fiocco, meravigliosa spilla al bavero, grazie al marchingegno tecnologico allestito da Gustav Deutsch e da oggi a disposizione di tutti i visitatori, diventa Jo, moglie e sola musa di Edward Hopper (1882-1976) a cui Milano dedica la prima mostra in Italia. «Un pittore che ha saputo dipingere il mistero della quotidianità. Cogliere la potenza estetica della vita comune», le parole del sindaco ieri a Palazzo Reale per una vernice a cui si sa che tiene tantissimo. Un evento. Come evento sembrano esser diventate tutte le esposizioni milanesi già arrivate a 890mila biglietti staccati. Con un impressionante, nonostante i tempi di crisi, più 38 per cento rispetto allo scorso anno.
Un successo dellassessore alla Cultura Massimiliano Finazzer Flory. La mostra? «Una domanda - spiega - rivolta allenigma del nostro esserci. Un percorso che non punta tanto al capolavoro, quanto a mostrare un Hopper al lavoro». Centosessanta opere in arrivo dai più prestigiosi musei del mondo, accolte da un allestimento mai cosi curato ed elegante. Giocato su colori pastello e luci radenti che richiamano i tramonti dei capolavori di Hopper. Quellora della malinconia che induce alla meditazione. Lora squisita, leternità.
Ieri la coda per entrare a Palazzo Reale nel giorno dellanteprima a inviti era davvero lunghissima. Per una mostra che sembra essere già un successo ancor prima di aprire. E che, come racconta con un pizzico di orgoglio Finazzer Flory, attraverso un percorso nellarte contemporanea porterà Milano al 18 novembre 2010. Quando, finalmente, nellArengario restaurato aprirà il museo del Novecento.
Ad accompagnare la Moratti il conservatore del Whitney Museum di New York, Carter Foster e la responsabile del coordinamento scientifico dellesposizione, Carol Troyen. Con loro Bob Krieger, un mito della fotografia, Bedy Moratti, Massimo Accarisi direttore dellassessorato alla Cultura e Domenico Piraina responsabile del settore mostre. E poi leditorialista Michele Serra, il presidente del consiglio provinciale Bruno Dapei, Adriano Teso e la moglie. Tutti qui per Hopper. Pittore, poeta e regista.
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