Morgan: "Sanremo? Chissenefrega" Diventa l'idolo del Pd: "Deve andare"

Morgan dopo la bufera sul crack: "Chi se ne frega del Festival". Bersani: "Diamogli un'altra possibilità"

Morgan: "Sanremo? Chissenefrega" 
Diventa l'idolo del Pd: "Deve andare"

Roma - "Certamente Morgan ha dato un cattivo insegnamento, ha sbagliato ma non possiamo massacrarlo. Dobbiamo dargli una possibilità come tutti quelli che hanno sbagliato e ai quali va data un’altra occasione". Il segretario del Pd Pier Luigi Bersani ha difeso così Morgan dopo la bufera scatenata dalle sue dichiarazioni sull’uso di droghe e la sua espulsione da Sanremo. Intervistato da Bruno Vespa a Porta a Porta, il cantante ha spiegato: "Ho ben presenti i valori della vita, ne sono ben conscio. Ho letto sui giornali di coca party. Io non ho mai partecipato a un coca party, mi fa schifo".

La rinuncia di Morgan "Non ci voglio più andare a Sanremo. Ci tenevo tanto, al Festival, la canzone mi piaceva molto, ma a questo punto chi se ne frega di Sanremo". Parlando con don Mazzi nella puntata di Porta a porta, intitolata "A un passo dal baratro", e invitato a dire che "di Sanremo non te ne frega niente e non ci vai", Morgan ha spiegato: "Sto alle decisioni che ha preso la Rai". Poi, rivolgendosi a don Mazzi, ha precisato: "Lui mi fa agire in modo impulsivo. Don Mazzi, ragioniamoci sopra. Non sono qui per Sanremo. Mi interessa molto di più questo dibattito sull’uso delle droghe, di fronte al quale l’argomento Sanremo cade".

"Non voglio che mia figlia mi subisca" Il primo pensiero è andata alla figlia. "Non voglio che subisca il padre diverso", ha dichiarato Morgan durante la registrazione di Porta a porta in onda questa sera. "Per i nostri figli vorrei un mondo dove i genitori si possono curare. Vorrei essere il contrario di quello che in questi giorni rappresento. Io sono amareggiato, sono contro le dichiarazioni rilasciate dal personaggio Morgan dal quale prendo le distanze. Non dico di non averle dette, - prosegue il cantante - ma è stato frainteso lo spirito. Mi assumo la responsabilità di quello che ho detto, ma anche chi ha scritto l’intervista lo ha fatto con un pò di incoscienza". "Sono onesto e pulito nell’anima. Non ho problemi a dichiarare la mia debolezza. Sono due anni che mi curo in Inghilterra, dopo aver provato in Italia, in una clinica vicino la Svizzera, la terapia del sonno. Dormivo una settimana con gli psicofarmaci. Una psichiatra mi ha detto: "Non le posso prescrivere la cocaina che è illegale ma fa meno male degli psicofarmaci che invece si possono prescriverè". Non si ritiene una persona di successo.

Il successo "Io ho poco successo e quelli che m han apprezzato lo hanno fatto come musicista e come insegnante di musica. La musica se vissuta in maniera autentica può diventare un mestiere che ci nobilita e che facciamo con gioia. Dispiaciuto che stia passando il mio messaggio a favore della droga perché non è così, - sottolinea - mi sono impegnata con Margherita Hack, Stefano Bonaga e Mimmo Calopresti a scrivere manifesto che riguarda i valori della vita. Non amo essere associato a chi parla dello sballo e della droga. Mai fatto un coca party. Io, sbagliando, ho parlato del mio problema personale senza che questo volesse essere qualcosa da estendere. Io sono seguito da medici per uscirne. Io chiedo aiuto". E consiglia di farlo a tutti i depressi.

Depressione e grandiosità "La depressione spesso non si ammette. Spesso il rovescio della medaglia è la grandiosità. Il problema è che bisogna rendersi conto del proprio stato d’animo e non aver paura ad ammetterlo soprattutto davanti le persone che ci sono vicine. A me dispiace il dolore degli altri. Mi piace pensare di poter dar loro una mano ma bisogna saper chiedere aiuto. Io lo chiedo con le canzoni, - dice Morgan - l’ho chiesto con l’intervista. Non voglio che mia figlia mi veda piangere, ma quando vado a chiedere aiuto me lo faccio un bel pianto". E poi sottoscrive che "la musica è vita e la droga è morte". "Possiamo sottoscriverlo tutto. Tutti i grandi anche senza droga avrebbero fatto le stesse cose".

Il direttore artistico di Sanremo: mano tesa "In questi giorni ho parlato più volte con Morgan e sono molto colpito dalla sua vicenda umana.

Oggi lui ci dice di avere sbagliato , ammette le difficoltà e ci chiede aiuto. Ora il problema è umano. Se vorrà gli starò sempre vicino. Chi chiede aiuto merita di avere una mano tesa". Lo ha detto il direttore artistico del festival di Sanremo, Gianmarco Mazzi.

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