Morire davanti alle telecamere del metrò

«I mezzi di trasporto pubblico sono lo specchio di una città e nella sotterranea della capitale può capitare di morire per un ombrello conficcato in un occhio». L’atto di accusa è del capogruppo della Dc per le autonomie alla Pisana, Fabio Desideri a seguito del tragico epilogo dell’aggressione alla ventitreenne Vanessa Russo. «Nella storia delle metropolitane di Roma – ha proseguito Desideri – non c’erano mai stati morti, suicidi a parte, prima del 17 ottobre scorso. E in 6 mesi siamo già a due. La “tube” romana non è sicura, a dispetto di quello che continuano assurdamente a sostenere i vertici dei trasporti capitolini. Urge fare luce sulle misure di prevenzione e repressione finora adottate e sul perché abbiano fatto flop. Basta con il buonismo - s’indigna l’esponente Dc - il sindaco non può nascondersi quando la problematica è scomoda: invece di propagandare la “città del sole” dia le cifre sulle aggressioni e sui furti che avvengono sui mezzi pubblici ogni giorno. E il presidente dell’Atac, che aveva annunciato nell’ottobre del 2005 l’installazione dei varchi automatici nella metro anche per motivi di sicurezza, spieghi ai cittadini perché niente di quanto da lui propagandato è stato ancora concretizzato».
Come è possibile - c’è da chiedersi - aggredire mortalmente una persona in un posto centralissimo sorvegliato da decine di telecamere, qual è la fermata Termini della metro, e riuscire finora a farla franca, come hanno fatto le due romene? Come è possibile continuare a permettere a bande di nomadi di scorrazzare liberamente - come il nostro Giornale ha documento decine di volte - nelle stazioni e sui vagoni alla ricerca di malcapitati utenti da borseggiare? I corridoi e le fermate sono dei veri suk, con suonatori, mendicanti e venditori abusivi di ogni genere. E il lassismo nei controlli (a cominciare da chi non paga il biglietto) incoraggia indubbiamente ogni sorta di comportamento illecito. Che viaggiare sui mezzi pubblici sia ormai un rischio per tutti lo dimostrano altri due episodi accaduti ieri. Nel pomeriggio si sono bloccati tutti i tram delle linee 5 e 14 a piazza Vittorio a causa di una aggressione a bordo di una vettura del 14. Sulla stessa linea, in mattinata, un autista di Trambus era riuscito a far arrestare una borseggiatrice che aveva derubato un’anziana della collanina d’oro facendola cadere, a largo Preneste.
«Mentre piangiamo la morte assurda di una ragazza come Vanessa Russo - ha detto, dal canto suo, il capogruppo di Fi in Campidoglio Michele Baldi - non possiamo non riflettere sulla mancanza di sicurezza a bordo dei mezzi pubblici. Il sindaco Veltroni ha il dovere di intervenire».


«I gravi episodi che hanno avuto come vittime due giovani (l’altra è una donna incinta investita da un’auto pirata guidata da un rom) - hanno protestato Samuele Piccolo e Claudio Casano di An - ripropongono il problema della sicurezza. Non si può continuare a far finta che certi episodi siano soltanto il frutto di un caso».

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