C'è un momento, circa a metà di Free bird, nel quale si capisce perché i Lynyrd Skynyrd sono entrati nella storia del rock (tra i migliori 100 artisti di sempre per Rolling Stone) anche se non tutti li ricordano, per lo meno qui in Italia. È quando inizia l'assolo di chitarra. È il 1973 e, elaborando la lezione di Ritchie Blackmore dei Deep Purple in Highway star, Gary Rossington crea uno dei manifesti più riusciti della chitarra rock, una cavalcata di oltre tre minuti suonata a velocità supersonica con un senso della melodia che mette insieme la tradizione country, quella rock'n'roll e pure quella dei nativi americani. Uno dei migliori assoli della storia, e pure uno dei più copiati, suonato oltretutto con una chitarra simbolo, la Gibson SG.
Gary Rossington è morto l'altro giorno, abbattuto definitivamente dal problema che lo pedinava da oltre vent'anni, ossia il cuore, fiaccato dagli abusi e puntellato più volte da operazioni e bypass. Aveva 71 anni, era un padre del rock americano, specialmente di quello sudista, oltre che l'ultimo fondatore di una delle band più maledette della storia musicale. Fondata a metà anni '60 a Jacksonville in Florida tra amici e compagni di scuola, dopo anni di rodaggio si scelse come nome la «storpiatura» di quello del loro professore di educazione fisica, che odiava i capelloni.
In pochi anni i Lynyrd Skynyrd divennero un fenomeno negli Usa, suonando ovunque con una gigantesca capacità di fare jazz con il loro rock, ossia di improvvisare sul palco facendo ciò che adesso nessuno più riesce a fare: seguire l'istinto.
Il loro primo disco (Pronounced 'Leh-'nérd 'Skin-'nérd), sì il titolo è tra parentesi, del 1973 è un successo e la canzone Free bird è dedicata a Duane Allman degli Allman Brothers morto in un incidente stradale. Un segno del destino.
Anche i Lynyrd Skynyrd furono falcidiati dagli incidenti ancor più dalle droghe (iniziarono Ronnie Van Zant, Steve Gaines e Cassie Gaines con un incidente aereo nel 1977). E ora che se ne va anche Gary Rossington, si chiude definitivamente la loro epopea uscendo dalla cronaca per entrare nella storia di chi la musica l'ha suonata per davvero.
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