Tela, pennello e colori ed «impagabili» affetti familiari facevano di lui una persona estremamente vitale, creativa e generosa col sorriso stampato sulle labbra. Mario Berrino se né andato a 90 anni a pochi giorni dalla finalissima di Miss Muretto, il concorso che inventò 58 anni fa stimolato da Hernest Hemingway che gli propose anche di inventare il celebre muretto con le piastrelle firmate da vip, cantanti, attori, registi, scrittori, sportivi e in particolare dalla nazionale di Bearzot. Una firma sulla piastrella che portò fortuna agli undici azzurri che nel 1982 vinsero i Mondiali in Spagna. Una vita, quella del maestro Berrino, contrassegnata anche da brutti ricordi legati al suo rapimento (durato 3 giorni e mezzo) nel luglio del 1974. Per il resto tutti lo hanno sempre ricordato a bordo del suo Cinquino cabriolet o col pennello in mano. Fino a qualche mese aveva raccontato proprio davanti al suo Muretto di avere «sempre più voglia di lavorare». Lavorare forse non è la parola giusta per uno come lui che ha scelto la pittura come «medicina e bastone per la vecchiaia» e che ogni mattina si alzava presto (nonostante il bonario rimprovero della moglie Rosalba) per inseguire una nuova emozione osservando il mare, il cielo e la natura che lo circondava dal «Molino Ibiza», la sua dimora-atelier in collina dove ha cessato di vivere. Migliaia di emozioni sono finite sulle sue tele che hanno fatto il giro del mondo (il Premier Silvio Berlusconi ha acquistato 11 suoi quadri di 1x2 metri da un amico a Portofino e nella galleria Berrino di Montecarlo). Il glorioso Caffè Roma (con il Roof Garden ed il night club), il longevo concorso «Miss Muretto» e una lunga serie di conoscenze internazionali hanno fatto di Mario Berrino, che ha 3 figlie (Luisella, da 30 anni voce di Radio Monte Carlo, Angela, che cura la galleria alassina davanti al Muretto proprio dietro al Caffé Roma e Marina che abita a Milano), un'istituzione al pari delle sue creazioni. Berrino dipingeva (sulle note di Mozart, Beethoven e Chopin) per grande passione, ma talvolta anche per beneficenza. Ha realizzato infatti quasi 400 ritratti di Padre Pio (a tempera, acquerello e matita) venduti per l'acquisto di speciali letti elettrici per alleviare le sofferenze dei malati di leucemia dell'ospedale San Martino di Genova. Il funerale del pittore alassino si svolgerà venerdì alle 16 nella chiesa parrocchiale di Sant'Ambrogio. La sera successiva, sabato, al porticciolo Luca Ferrari ci sarà la sfilata delle finaliste del concorso Miss Muretto che in passato aveva incoronato anche Maria Teresa Ruta e Simona Ventura. Il suo posto in prima fila sarà lasciato libero in suo onore.
Ci saranno invece le figlie, i nipoti e soprattutto ci saranno quelle bellezze acqua e sapone che lui avrebbe voluto vedere sfilare ancora per altri 100 anni per poterle abbracciare all'ombra del Muretto e farsi fotografare su tutti i giornali del mondo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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