È morto in prima serata. E l'ha anche vinta negli ascolti

Lo show in memoria è il programma più visto di sabato. I funerali in Sicilia

È morto in prima serata. E l'ha anche vinta negli ascolti
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Un'uscita di scena degna di un re del palco. Pippo Baudo muore in prima serata, di sabato sera, e quella prima serata e quel sabato sera, che per tanti anni sono stati il suo regno, per una notte lo diventano ancora: è lui infatti a dominare il palinsesto di sabato 16 agosto, vincendo un'altra volta (e chissà che non sia nemmeno l'ultima) la sfida dello share.

Il cosiddetto "prime time", il più ambito e temuto, è stato, per l'ennesima volta, cosa sua. Innanzitutto, il Tg1-Edizione straordinaria dedicato alla sua morte ha registrato il 18,2 per cento di share, con 2 milioni e 226mila spettatori. Poi, tutto il resto della programmazione Rai, modificato per ricordare il conduttore simbolo della tv nazionale, ha ottenuto i risultati migliori: prima la puntata di Techetechetè, con il 17,7 per cento di share (e un milione e 642mila spettatori) e poi la riproposizione di Milleeunlibro: Pippo Baudo che ha chiuso la serata di ricordo con il 13,5 per cento e 835mila spettatori. Un trionfo.

Il pubblico potrà ancora rendere omaggio a un protagonista della nostra televisione. Infatti l'addio a Pippo Baudo è all'insegna della sua grandiosa carriera: la camera ardente è allestita al Teatro delle Vittorie di Roma, il luogo dove entrò per la prima volta per una puntata del Musichiere, ospitato da Domenico Modugno e dove avrebbe condotto, negli anni, programmi come Fantastico, Scommettiamo che?, Mille lire e Novecento. I vertici della Rai, d'accordo con la famiglia, hanno stabilito che la camera ardente sarà aperta oggi dalle 10 alle 20 e domani dalle 9 alle 12. I funerali invece saranno a Militello Val di Catania, casa sua (lì era nato, il 7 giugno 1936), mercoledì 20 agosto alle 16, nella Chiesa di Santa Maria della Stella. Il sindaco Giovanni Burtone ha già annunciato il lutto cittadino. "Se il feretro dovesse arrivare ore prima del previsto - ha promesso - allestiremo una camera ardente all'auditorium di San Domenico". E poi ci saranno i maxischermi fuori dalla chiesa, per tutti coloro (si presume moltissimi) che non potranno trovare posto all'interno.

Il presidente della Commissione cultura e editoria della Camera, Federico Mollicone, ha chiesto al sindaco di Roma Gualtieri "l'intitolazione di una strada limitrofa a Via Mazzini" e alla Rai che "gli dedichi la prossima edizione del Festival di Sanremo".

A questo proposito, il Cna Imperia ha chiesto al Comune di Sanremo di dedicare una statua a uno dei conduttori simbolo del Festival nei pressi del Teatro Ariston, come già avvenuto per Mike Bongiorno. E al Teatro Sistina di Roma, la poltrona in prima fila centrale che per tradizione era riservata a lui, d'ora in poi porterà il suo nome. Per ricordarlo grande anche ad ascoltare e ad applaudire, giù dal palco.

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