Mosca apre: «Sì al dialogo sul disarmo»

La Russia è pronta a contribuire al dialogo tra Usa e Iran, dopo la proposta del presidente americano Barack Obama di avviare colloqui diretti con Teheran. Non solo. Il vicepremier Serghei Ivanov ha detto di accogliere «con favore» la disponibilità ad avviare negoziati per arrivare entro un anno alla firma di un nuovo trattato Start che porterebbe alla riduzione degli arsenali atomici. Segnali positivi tra le due potenze. «Siamo pronti a farlo, senza alcun dubbio» ha dichiarato Ivanov che nel fine settimana avrà incontri con ministri e rappresentanti occidentali alla Conferenza di Monaco di Baviera sulla sicurezza. Per il vicepremier russo una riduzione delle testate atomiche «sarebbe un buon esempio e un buon messaggio per le altre potenze nucleari», così come per i Paesi che hanno i mezzi per diventarlo. Ivanov ha assicurato anche la disponibilità di Mosca a «contribuire all’avvio di un dialogo diretto tra Washington e Teheran».
Secondo il Times, che ha anticipato ieri la notizia, Obama vuole avviare colloqui con la Russia per arrivare a un taglio dell’80% dei rispettivi arsenali atomici e scendere reciprocamente a mille testate fino a un accordo che sostituisca lo Start del 1991, che scade a dicembre 2009. Tra i piani anche la creazione di un ufficio per la non-proliferazione alla Casa Bianca.

«Vogliamo riportare la Russia in un tradizionale processo di riduzione delle armi, legalmente vincolante - ha detto al giornale un funzionario dell’amministrazione Usa -. Siamo pronti a impegnarci in un dialogo più ampio con i russi, su problemi che li preoccupano. Nessuno sarebbe sorpreso se il numero delle testate scendesse a 1.000, per il trattato post-Start».

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