Marta Vincenzi preferisce la fuga. Capisce che non è aria, che non ha i voti per fare la moschea al Lagaccio e sfrutta la via duscita che le organizza, a fatica, Nicolò Scialfa. A fatica, perché qualche consigliere del Pd, veramente soprattutto le consigliere, fanno limpossibile per rovinare almeno quella resa onorevole e scatenano sia lira del pubblico, sia quella dello stesso «gran tessitore» dellIdv e vicepresidente del consiglio comunale, in più occasioni arrivato al limite di mandare allaria ogni riguardo per la sua maggioranza.
La giornata della mozione che avrebbe potuto affossare la moschea al Lagaccio si chiude in rissa. Ma con una sindaco consapevole di doversi accontentare dei proclami. Il clima è da stadio.
Moschea, Marta fugge per non perdere
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