«Chiunque vuole aprire una moschea - ha sottolineato il capogruppo di An, Roberto Alboni - deve ottenere il permesso dal Comune: è una regola che vale per tutti». Finora, invece, è stato possibile cambiare la destinazione duso dei locali sotto i 150 metri senza chiedere nulla, a meno che non si facessero anche dei lavori. Presentando il pdl, l'assessore leghista al Territorio, Davide Boni, ha sottolineato che «non è un sistema di repressione ma di regolazione che ora manca».
Le altre novità principali sono due: il fatto che i piani attuativi della legge sull'urbanistica dovranno essere approvati dai consigli comunali e non dalle giunte, come prevedeva il testo unico, e che diminuiscono da 5 a 3 gli anni di salvaguardia, cioè il periodo in cui non si può costruire in contrasto con un piano regolatore adottato.
Un passaggio che l'opposizione di centrosinistra ha criticato pesantemente perché a Monza (dove il piano del 2002 non è stato mai inviato in Regione per lavallo definitivo) questo permetterebbe di costruire 388mila metri cubi di nuovi appartamenti nella zona della Cascinazza. Un importante intervento edilizio che attende da oltre 40 anni il sospirato via libera regionale.
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