Michela Giachetta
Sarà allinsegna di quel «semo romani», pronunciato da Karol Wojtyla e che poi ha fatto il giro del mondo, la mostra «Giovanni Paolo II e Roma», promossa dal Vicariato di Roma e dallamministrazione capitolina, aperta gratuitamente al pubblico, nel Complesso del Vittoriano, dal 22 ottobre all8 gennaio. «Una mostra dedicata a un pontefice - sottolinea monsignor Moretti, uno degli organizzatori - che è stato prima Vescovo di Roma e dei suoi cittadini, un pontefice che amava questa città, ma soprattutto amava chi di questa città è simbolo, i romani stessi».
Proprio per questo limmagine-simbolo della mostra ritrae Karol Wojtyla in mezzo alla gente, in una periferia della capitale, allinizio del suo pontificato. «Abbiamo scelto questa foto - spiega Veltroni - per sottolineare una delle caratteristiche di Giovanni Paolo II, ossia la sua capacità di stare fra le persone, di parlare con loro, di guardarle in faccia». Nella mostra questo contatto con le persone e con Roma sarà concretamente presente. E verrà ripercorso fin dalle sue origini. Ossia fin dal primo soggiorno del papa nella capitale. Sono gli anni del primo dopoguerra, Wojtyla arriva in città per approfondire i suoi studi, per documentarsi allAngelicum, per laurearsi nel 1948: nella prima tappa della mostra sono illustrate, attraverso foto e oggetti come il libretto di studi o la tesi di laurea, tappe, momenti e luoghi della formazione del giovane Wojtyla. Unaltra sezione è, invece, dedicata al secondo soggiorno del papa a Roma, durante il concilio Vaticano II (1962-1965), un concilio allinterno del quale possono essere rintracciate, secondo molti studiosi, le radici dellattività del futuro pontefice. La nomina di Giovanni Paolo II, avvenuta nel 1978, così come tutto il periodo del suo pontificato sono documentati da videoinstallazioni e simboli del suo stesso pontificato (dalle schede utilizzate per le votazioni del Conclave ai carboni per segnalare lelezione del papa attraverso la cosiddetta «fumata bianca», pastorale, mitria e anello piscatorio compresi), ma anche da materiale fotografico e filmati provenienti dal centro televisivo vaticano. Vi è poi spazio, allinterno della mostra, per evidenziare come Wojtyla abbia messo in pratica negli anni del suo pontificato quel suo «semo romani»: sono, infatti, documentati lincontro con la Comunità ebraica romana, la visita in Campidoglio e il conferimento della cittadinanza romana, avvenuta il 31 ottobre 2002. Unaltra sezione è dedicata, invece, al papa nella tradizione e vi saranno esposti particolari degli antichi affreschi medievali che provengono dallatrio della basilica di San Pietro, che raffigurano San Pietro e San Paolo.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.