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Mourinho: "Adesso ho vinto tutto. Qui non hanno più bisogno di me"

Finisce con l’invasore solitario che tenta di assalire Cambiasso, inspiegabile, Muntari e Taddei alla balaustra che ringhiano, Rizzoli che a coppa ormai assegnata deve ancora dividere i contendenti

Mourinho: "Adesso ho vinto tutto. Qui non hanno più bisogno di me"

Roma Finisce con l’invasore solitario che tenta di assalire Cambiasso, inspiegabile, Muntari e Taddei alla balaustra che ringhiano, Rizzoli che a coppa ormai assegnata deve ancora dividere i contendenti. Primo titolo per l’Inter, Ranieri fa i complimenti: «Siamo stati condannati da un episodio, abbiamo fatto quello che si poteva fare contro degli armadi. Volevamo giocare a calcio, non siamo riusciti a ripetere le partite di campionato, una palla persa a metà campo, loro sono ripartiti e hanno fatto il gol che ha deciso la partita. Lo scudetto? Ci proveremo con tutte le nostre forze. Totti? Un brutto fallo di frustrazione, un fallo che non doveva fare. Onore ai vincitori».
Timbro di Milito: «Partita sofferta, è arrivato il primo titolo, adesso ce ne sono altri due - risponde il Principe -. Dobbiamo stare tranquilli, stiamo già pensando al Chievo ma questa vittoria ci dà morale. Abbiamo due partite, la Roma è una squadra dura che ci ha messo in difficoltà e non mollerà. Balotelli? Siamo tutti contenti per lui, abbiamo bisogno di Mario in questo finale di stagione».
Il fallo di Totti ha colto tutti di sorpresa, furioso, cattivo, violento: «Ho punito Balotelli per quella sua linguaccia alla nostra curva a San Siro». Zanetti, che non sa di questa versione, tenta di giustificarlo: «Può capitare, mi dispiace per lui». Arriva José Mourinho: «Abbiamo perso Sneijder al primo minuto, siamo riusciti ugualmente a essere aggressivi e intensi. Abbiamo corso poco e abbiamo controllato la partita. Julio Cesar bravo, poi la Roma ha perso la testa quando ha capito che non sarebbe riuscita a ribaltare il risultato. È il primo titolo, posso dire a questo punto di aver vinto tutte le competizioni possibili in Portogallo, Inghilterra e Italia». Nuovo assalto al suo futuro: perderlo per l’Inter sarebbe gravissimo, cosa fa, resta o va via? «L’Inter ormai va da sola - risponde- non ha bisogno di un allenatore. Ai tifosi? Dico di lasciarci rientrare a Milano e di lasciarci riposare. Questa volta niente adunata».

Ma non lo ascolteranno.

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