Alla vigilia della sfida di Champions League con il Barcellona, Josè Mourinho non fa pretattica («Perchè sappiamo bene come vogliamo giocare») e chiude la sua conferenza stampa elencando gli 11 titolari di domani. «Julio Cesar, Maicon, Samuel, Lucio, Chivu, Stankovic o Muntari in base alle condizioni di Dejan; Zanetti, Sneijder, Thiago Motta, Milito ed Etòo» è la formazione snocciolata dal tecnico portoghese, che ha convocato anche Cambiasso, reduce dall'intervento al ginocchio di un mese fa.
«SOLO UNA PARTITA» «È solo una partita di girone, non c'è la tensione di una fase eliminatoria» sottolinea Mourinho, che tra la sua Inter in costruzione e un Barcellona con una filosofia di gioco consolidata, vede gli spagnoli leggermente favoriti: «Non vorrei pensarlo ma è una realtà che non si può nascondere - spiega - è già una scuola di calcio, mentre noi abbiamo cinque nuovi titolari e stiamo cominciando a giocare con una nuova filosofia, adatta al campionato italiano ma anche alla Champions League, dove vogliamo avere più successo degli ultimi anni».
«DATECI DEL TEMPO» Il portoghese dribbla ogni domanda su Ibrahimovic, ma sottolinea che i 50 milioni derivanti dallo scambio con Etòo «sono stati molto importanti, perché ci hanno permesso di costruire un progetto con più potenziale, più soluzioni e più futuro». Nonostante questo, «ora ci serve del tempo per automatizzare le dinamiche di gioco e - conclude Mourinho - chi scrive che l'Inter deve vincere la Champions per forza non capisce assolutamente nulla di calcio».
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.