da Milano
La scommessa sulla ruota di Siena è «la più interessante operazione strategica compiuta» questanno da Axa: la liaison bancassicurativa tra Parigi e Monte Paschi non è mai stata in discussione, ma le parole del presidente e amministratore delegato Herni de Castries lasciano pochi dubbi sulla forza con cui il gruppo transalpino sosterrà lo sviluppo del Monte. A partire da Antonveneta, grazie alla quale Axa vede «un alto potenziale» nella joint venture siglata con Mps e punta a diventare il terzo operatore nel settore vita e del risparmio in Italia: 100 milioni i premi nelle prime 6 settimane di attività. Il supporto di Axa è un aiuto per il presidente Giuseppe Mussari, impegnato ieri a Milano in alcuni incontri in vista dellaumento di capitale necessario affinché Mps possa rilevare Antonveneta per 9 miliardi: a partire dal vertice con il finanziere Romain Zaleski, già socio di Siena (2%).
Loperazione potrebbe essere loccasione per ridisegnare i pesi azionari di Mps dove Axa, secondo il Sole-24 ore, potrebbe raddoppiare la propria partecipazione al 4%, portandosi al limite oltre il quale scatta il congelamento dei diritti di voto. Nessun commento da Parigi che però elogia Siena: «Eravamo convinti che il management di Mps avrebbe cambiato lassetto strategico della banca e la presenza sul mercato italiano», ha detto de Castries, definendo «veramente considerevole» la rete di vendita risultante dallintegrazione di Antonveneta nel Monte. Critico, invece, lex condirettore generale vicario dellistituto padovano, Angelo Testori che, pur definendo «interessante» loperazione sotto il profilo industriale, ritiene che Mps abbia «strapagato al di là di ogni ragionevole limite» Antonveneta che non varrebbe più di 6 miliardi. A Siena, in ogni caso, si spera di chiudere la compravendita entro lestate: liniezione di mezzi freschi sarebbe di 4,5 miliardi, la metà dellimpegno complessivo.
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